2009-04-25 14:42:05

Pubblicato il messaggio della Chiesa coreana per la Giornata del Migrante 2009


“Ero straniero e mi avete accolto”: è questo il titolo del Messaggio diffuso dai vescovi coreani per la Giornata mondiale dei migranti 2009, che si celebra domani. Il testo è stato affidato alla Commissione per la Cura pastorale del migrante e firmato dal presidente, il vescovo di Daejeon, Lazzaro You Heung-sik. Nel messaggio, informa l’Agenzia Fides, si invitano i fedeli cattolici ad accogliere gli immigrati e gli stranieri, che giungono sul suolo coreano soprattutto in cerca di lavoro, con uno sguardo d’amore, tenendo bene a mente il comandamento che dice “ama il prossimo tuo come te stesso”. Il vescovo da una parte ricorda le difficoltà economiche e sociali che spingono molte persone ad abbandonare i loro Paesi d’origine, dall’altro auspica che la popolazione coreana sappia costruire gradualmente una società pluralista e multiculturale, dove tutti possano esprimersi ed essere accettati. La migrazione di cui è meta la Corea, si nota nel messaggio, pone diverse sfide alla Chiesa locale: l’assistenza materiale, sociale, psicologica, spirituale alle famiglie di migranti, all’insegna dei valori di condivisione e solidarietà e, allo stesso tempo, la sensibilizzare della società perché realizzi interventi più significativi ed efficaci, per tutelare la dignità e i diritti elementari delle famiglie migranti. Infine, dal punto di vista pastorale, occorre puntare anche sulla corresponsabilità delle famiglie migranti come soggetti attivi di evangelizzazione. Spesso, infatti, a stabilirsi in Corea sono famiglie cattoliche - come quelle provenienti dalle Filippine - che possono dare un contributo alla comunità locale per un risveglio della fede e per l’opera di “nuova evangelizzazione” presso altre famiglie. (S.G.)







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