Irlanda: per la prima volta il cardinale Brady incontra i paramilitari unionisti.
Impegno comune per la pace
Per la prima volta nella storia del Nord Irlanda, il cardinale Sean Brady, presidente
della Conferenza episcopale d’Irlanda, ha chiesto ed ottenuto un incontro con i paramiliari
unionisti, che ancora non hanno dichiarato ufficialmente il cessate-il-fuoco, consolidando
così la stabilizzazione del processo di pace in vigore in questa regione d’Europa.
L’incontro del cardinale Sean Brady ad Armagh con le frange paramilitari unioniste
protestanti del Nord Irlanda, chiamate Gruppo Politico di Ricerca dell’Ulster, è stato
da tutti definito come una ragione ulteriore di speranza per una convivenza pacifica
tra le due comunità di nazionalisti ed unionisti della regione. “Non si può più tornare
alla violenza del passato”, ha dichiarato il primate della Chiesa irlandese alla fine
dell’incontro. E ha aggiunto: “L’unico futuro possibile per il Nord Irlanda è un futuro
di riconciliazione, del tutto pacifico, basato sul rispetto vicendevole e su un comune
impegno ad usare mezzi pacifici e democratici per risolvere differenze politiche secolari”.
Quello di Armagh è stato un incontro significativo ed importante per il suo simbolismo
e per la sua sostanza. “Ci siamo incontrati per incoraggiarci a vicenda a lavorare
per un futuro di pace e giustizia e per un migliore standard di vita per tutti”, ha
detto ancora il cardinale Brady. Al Gruppo Politico di Ricerca dell’Ulster, che ha
affiliazioni con le frange paramilitari unioniste, il Primate di tutta l’Irlanda ha
presentato il timore di tanti nazionalisti che ci possa essere un ritorno alla violenza
da parte di alcune organizzazioni loyaliste. Dall’incontro di Armagh, tuttavia, è
emerso l’impegno delle due comunità di continuare a lavorare affinché questa visione
di pace e giustizia possa essere vissuta ogni giorno. E grazie a questo impegno, l’Irlanda
del Nord oggi gode sostanzialmente di una nuova era di pace. (A cura di Enzo Farinella)