Visita dell’Alto Commissario Onu per i Rifugiati al Centro Astalli
Una visita compiuta mentre si distribuivano i 400 pasti giornalieri e volta a comprendere
il modo in cui i migranti arrivano in Italia. E’ quanto ha svolto ieri l’Alto Commissario
delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres al Centro Astalli, a Roma, il
servizio dei gesuiti per i rifugiati. Il rappresentante delle Nazioni Unite – riferisce
l’agenzia Sir – ha avuto un colloquio con il presidente del Centro Astalli, padre
Giovanni La Manna, e con dieci giovani afghani rifugiati e richiedenti asilo che usufruiscono
regolarmente dei servizi di prima accoglienza della struttura: mensa, scuola d'italiano,
dormitorio notturno, centro d'ascolto socio-legale. “Le storie dei giovani afgani
sono state di grande interesse per l'Alto Commissario - informa un comunicato del
Centro Astalli – i rifugiati si sono lungamente soffermati sui viaggi che devono affrontare
per arrivare in Italia, le difficoltà di iniziare un percorso di integrazione nonostante
la concessione di un permesso di soggiorno da parte del governo italiano”. Sempre
ieri Guterres ha avuto un incontro con il ministro dell’Interno Maroni al quale ha
presentato le istanze dei richiedenti asilo e rifugiati. Particolarmente importante
è stata la richiesta di non applicazione del regolamento di Dublino che attribuisce
al primo Paese in cui il richiedente asilo entra in Europa la competenza per l'esame
della sua domanda di asilo. Padre Giovanni La Manna ha esposto a Guteress "le enormi
difficoltà che quotidianamente i rifugiati incontrano in Italia a causa della mancanza
di una legge organica sull'asilo”. “Tale lacuna normativa – ha detto - impedisce a
richiedenti asilo e rifugiati di usufruire degli standard minimi di accoglienza".
L'incontro si è concluso con la consegna all'Alto Commissario del Rapporto annuale
2008 del Centro Astalli e di una raccolta di lettere e messaggi che alcuni rifugiati
hanno voluto scrivere personalmente all'Alto Commissario Guterres.(B.C.)