L’impegno della Chiesa argentina nella lotta alla droga
Non scegliete “l’opzione per il buio”. E’ l’esortazione – riportata dall’Osservatore
Romano - venuta dal cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires e
primate d’Argentina, durante la tradizionale celebrazione eucaristica per l’educazione
che si è svolta nei giorni scorsi nella capitale. Il porporato ha spiegato ai giovani
che “tutto ciò che è male odia la luce, chi compie il male non si avvicina alla luce
per il timore che le sue opere vengano scoperte”. Il primate d’Argentina ha parlato
di “gabbie di oppressione e baratri di schiavitù: la droga, l’alcol che possono divenire
spirale di morte, sono buio per l’esistenza”. Pertanto “occorre moltiplicare gli sforzi”
a tutti i livelli di competenza e con ogni mezzo opportuno per combattere e isolare
“chi intesse quotidianamente trame di speculazione di morte su ragazzi e ragazze deboli”.
L’arcivescovo di Buenos Aires ha ricordato che la Chiesa è da sempre impegnata nella
lotta contro le tossicodipendenze grazie all’opera di molti sacerdoti e religiose
che tentano un processo di ripersonalizzazione che possa restituirli alla vita della
comunità. Il porporato ha infine sottolineato “la responsabilità” della scuola, della
famiglia chiamati a diventare “maestri di vita” in grado di saper leggere i pericoli
di una società in rapida trasformazione. (B.C.)