2009-04-24 15:52:03

Elezioni europee. I vescovi del Portogallo: non tradire la coscienza cristiana


“L’elettore cristiano non può tradire la sua coscienza al momento del voto”. Per questo, “le scelte politiche dei cattolici devono essere prese in armonia con i valori del Vangelo”. E’ l’indicazione di fondo contenuta in una dettagliata nota pastorale della Conferenza episcopale portoghese, diffusa ieri alla stampa in vista delle elezioni europee di giugno, e delle elezioni politiche e amministrative che si terranno in Portogallo in autunno. La nota ripresa dal Sir, si divide in due parti: enuncia per gli elettori cattolici “alcuni criteri e valori” da tenere presenti al momento del voto e lancia un appello ai candidati. Nei criteri elencati, ritenuti importanti per “meglio contribuire alla dignità della persona e alla realizzazione del bene comune”, i vescovi portoghesi parlano di “promozione dei diritti umani; difesa e protezione della famiglia, istituzione – specificano - fondata sulla complementarità tra uomo e donna; rispetto incondizionato per la vita umana in tutte le sue fasi e tutela dei più deboli”. Il paragrafo dei “criteri” si arricchisce anche invitando i candidati a ricercare “soluzioni per le situazioni sociali più gravi”, dal “diritto al lavoro, la tutela dei disoccupati, il futuro dei giovani”, alla “situazione degli immigrati e delle minoranze”. I vescovi si rivolgono anche ai candidati alle elezioni europee, politiche ed amministrative ricordando loro che la Chiesa secondo il pensiero di Paolo VI, “continua a considerare l'azione politica come una ‘nobile arte’”. Ed aggiungono: “I responsabili politici hanno il dovere di formulare programmi elettorali realistici e praticabili” ed hanno “l’obbligo di ricercare il bene comune”, impegnandosi “con l’esempio e la testimonianza” a “costruire una società più giusta e fraterna”. (R.P.)







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