2009-04-23 15:53:08

Visita in Sud Corea di una delegazione dei vescovi tedeschi


Il Movimento delle Piccole Comunità Cristiane (PCC) in Corea del Sud ha molto da insegnare alle Chiese europee su come dare nuovo impulso alla vita della Chiesa nel Vecchio Continente. È il giudizio espresso da mons. Ludwig Schikh, arcivescovo di Bamberg, in Germania, che ha guidato nei giorni scorsi una delegazione in visita nel Paese asiatico. La delegazione, composta da sei vescovi e quattro laici, compresi alcuni membri della Commissione per l’evangelizzazione della Conferenza episcopale tedesca, ha assistito a diversi incontri nelle diocesi di Suwon e Cheju. Scopo della visita, organizzata dall’Asipa, l’Ufficio Asiatico per la Pastorale Integrata della Federazione delle Conferenza episcopali dell’Asia (Fabc) era appunto di mostrare agli ospiti come le PCC abbiano aiutato a rendere più vitale la Chiesa in Corea del Sud. Le Piccole Comunità Cristiane - riferisce l'agenzia Ucan - sono presenti in circa metà delle diocesi tedesche da circa dieci anni, ma, come ha spiegato all’agenzia Ucan mons. Schikh , “i progressi sono lenti, mentre in Corea sembrano funzionare bene”. Introdotte nell’arcidiocesi di Seoul nel 1992, per promuovere una Chiesa più partecipativa e aperta al contributo dei laici in linea con le indicazioni della V Assemblea plenaria della Fabc del 1990, esse sono oggi una presenza affermata in tutte le 14 diocesi del Paese, come ha potuto constatare la delegazione dei vescovi tedeschi: “Siamo rimasti profondamente commossi nel vedere lo spirito di condivisione che anima le PCC”, ha detto mons. Schikh, rilevando come “la Chiesa tedesca abbia molto da imparare da quella coreana”. Anche il segretario generale della FABC, mons. Orlando Quevedo che ha accompagnato la delegazione insieme ad altri vescovi asiatici, ha espresso un giudizio positivo sulla la visita che ha definito un’esperienza “molto arricchente ed istruttiva”. (L.Z.)







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