Con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta, oggi pomeriggio, dall’arcivescovo
di Guayaquil, mons. Antonio Arregui Yarza, presidente della Conferenza episcopale
dell’Ecuador, nella cattedrale di Quito prenderà il via la Missione continentale.
Saranno presenti, oltre a tutti i vescovi e numerosi sacerdoti, anche religiose e
fedeli nonché delegati di tutte le diocesi del Paese. La Missione continentale, si
legge nel programma di lavoro pianificato per i prossimi mesi, “ha come scopo quello
di fare della Chiesa in Ecuador un’autentica comunità di discepoli e missionari di
Gesù per annunciare che la vita piena in Cristo, è un dono e un servizio che offriamo
alla società e ai suoi membri affinché possano crescere, superare i dolori e i conflitti,
con un senso profondo di umanità, sperimentando la speranza della Buona Novella”.
Secondo quanto hanno illustrato dagli organizzatori, la Missione che si apre oggi
e che ha un carattere permanente, cercherà in ogni momento che “le comunità, organizzazioni,
associazioni e movimenti ecclesiali si dispongano a vivere questo stato come un impegno
continuo”, accrescendo sempre la “capacità di raggiungere tutti i settori della nostra
società, conservando viva la gioia dell’essere discepolo-missionario di Gesù, per
annunciare senza tregua il Vangelo della vita, della dignità umana e della famiglia”.
In realtà le prime attività della Missione sono già cominciate lo scorso 20 aprile
con tre incontri destinati alla preparazione dei vescovi, dei sacerdoti delegati delle
diocesi e delle religiose. Da domani, invece, l’azione si estenderà alle parrocchie,
alle famiglie e alle comunità ecclesiali, che saranno il punto d’appoggio fondamentale,
a partire della parrocchia, per ampliare l’evangelizzazione a diversi settori sociali.
L’episcopato ecuadoriano ha aperto ieri, nel “Centro Bethania per la formazione”,
la sua Assemblea plenaria per fare il punto sull’intera situazione pastorale del Paese
e ufficializzare così il lancio della Missione continentale. A questo proposito i
presuli potranno avvalersi di grandi esperienze già collaudate come il terzo Congresso
missionario americano e l’Ottavo latinoamericano che si sono svolti proprio a Quito
l’anno scorso. (A cura di Luis Badilla)