Mons. Ravasi presenta il Festival della Scienza in Nigeria
Un’iniziativa che dimostra come l’Africa sia nel cuore della Chiesa dopo il viaggio
del Papa nel continente e in vista del Sinodo dei vescovi in ottobre. Così Padre Federico
Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha presentato oggi il “Festival
della Scienza” che si terrà a Owerri, in Nigeria, dal 24 aprile al 2 maggio. Una rassegna
realizzata grazie al patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e della Fondazione
Idis (Istituto per la diffusione e la valorizzazione della cultura scientifico) Città
della Scienza di Napoli. Il servizio di Benedetta Capelli:
Un articolato
programma che vedrà coinvolti atenei, docenti, ricercatori e studenti su diversi temi
come l’ambiente, l’energia, la salute e l’alimentazione ma anche la musica. Il Festival
delle Scienze avrà tutti questi ingredienti e l’obiettivo di creare un centro scientifico
nella città nigeriana di Owerri. Importante il contributo del Pontificio Consiglio
della Cultura che ha promosso quest’esperienza “che nasce – ha detto il presidente
del dicastero vaticano mons. Gianfranco Ravasi – da relazioni
costanti con le istituzioni che vi partecipano” e con un intento specifico:
“Essere
lì non certo per fare delle ricerche, ma per conoscere gli itinerari ed i percorsi
che la scienza fa, sia a livello di ricerca rigorosa, sia a livello di altrettanto
rigorosa divulgazione”.
L’arcivescovo Ravasi ha voluto
poi ricordare l’impegno del Pontificio Consiglio della Cultura nell’analizzare il
rapporto tra fede e scienza che si articola su un principio, sollecitato da Benedetto
XVI, ma “che fa parte – ha aggiunto - di un’antichissima costante della Chiesa”:
“Il
ritorno al ‘logos’, alla ragione col suo rigore metodologico, epistemologico, con
la sua identità profonda, in un’epoca in cui forse domina di più il ‘logo’ mentre
è più importante far dominare il ‘logos’”.
Dopo aver
auspicato la nascita di altre iniziative di questo genere, mons. Gianfranco Ravasi
ha ricordato un concetto espresso da Papa Giovanni Paolo II cioè che “la scienza può
purificare la religione dall’errore e dalla superstizione mentre la religione può
purificare la scienza dall’idolatria e dai falsi assoluti”.
Nel
suo intervento il presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza, il prof. Vittorio
Silvestrini, ha raccontato come è nato l’interesse per la realtà africana,
ricordando anche il ruolo del Mediterraneo come ponte verso il Sud del mondo:
“Noi
siamo nel Sud dell’Europa, ed il Mediterraneo ci separa dal Sud del mondo; fino a
che le differenze in temi di opportunità, di ricchezza, di qualità della vita fra
le due sponde del Mediterraneo rimarranno così acute e così gravi come sono adesso,
nemmeno per noi che abitiamo nella parte ricca è possibile pensare ad uno sviluppo
equo, ad un futuro sereno, ad un futuro di pace, ad un futuro sostenibile”. Scienza
e tecnologia dunque come strumenti indispensabili per lo sviluppo sostenibile del
continente africano ma anche stimoli per le nuove generazioni sempre più interessate
alla ricerca scientifica.