Torna la lavanda dei piedi nella Pasqua ortodossa russa
“Come facevano gli schiavi durante l’Ultima Cena, stando in ginocchio, Cristo ha lavato
i piedi ai suoi discepoli. Così ha mostrato come ogni uomo sia prezioso agli occhi
di Dio” ha spiegato il Patriarca di Mosca, Cirillo, in occasione del rito della lavanda
dei piedi, ripristinato dopo decenni al termine della liturgia del giovedì santo della
Pasqua ortodossa russa, che si è celebrata ieri. Durante il rito, il Patriarca Cirillo,
in quella che fu cattedrale della diocesi di Mosca all’epoca sovietica, la chiesa
di Teofania, accompagnato dai vescovi ausiliari di Mosca, ha riposto il sakkos e l’omoforio,
per lavare i piedi a dodici sacerdoti. Ciò in ricordo dell’ “umiltà del Signore Gesù
Cristo”. Un rito che, nell’usanza bizantina, vede il Patriarca leggere le parole di
Cristo, il celebrante quelle dell’apostolo Pietro e il diacono il commento dell’evangelista.
“Con il sacramento dell'Eucarestia e la forza dello Spirito santo noi partecipiamo
non solo alla Mistica Cena, ma anche a tutto ciò che Cristo ha compiuto”, ha concluso
Cirillo al termine del rito, che ha visto anche la benedizione del crisma (myron),
che il solo Patriarca ed il metropolita di Kiev, possono benedire. Questo crisma sarà
distribuito poi in tutte le diocesi e servirà per il sacramento della cresima che
segue il battesimo. (A.V.)