2009-04-20 16:58:04

L’attesa della Fondazione Follereau per la canonizzazione di padre Damiano


Il prossimo 11 ottobre, Benedetto XVI iscriverà padre Damiano De Veuster nella Gloria eterna dei Santi in Paradiso. Si chiude così la causa di canonizzazione tanto sostenuta dalla Fondazione Raoul Follereau. Un percorso partito il 17 aprile 1967 – riferisce la Fides - quando Raoul Follereau, meglio conosciuto come il “Vagabondo della Carità”, varcò il Portone di Bronzo in Vaticano per recarsi all’udienza privata che Papa Paolo VI gli aveva accordato. Insieme a lui, gli altri membri del Movimento internazionale che promuoveva la beatificazione di padre Damiano de Veuster. Consegnarono al Santo Padre una petizione. Da 52 paesi del mondo, 32.864 malati di lebbra, di qualunque confessione, e 302 vescovi cattolici, testimoniarono così la loro riconoscenza ed il loro rispetto per padre Damiano. Dieci anni più tardi, il 7 luglio 1977, Paolo VI promulgò il decreto che riconosceva le virtù eroiche del Servo di Dio, padre Damiano de Veuster, missionario belga che ha dedicato la sua vita all’apostolato fra i lebbrosi. La Fondazione Raoul Follereau è felice del contributo dato dal suo Fondatore alla canonizzazione dell’Apostolo dei lebbrosi, e ricorda le parole che Raoul Follereau rivolse al Santo Padre, che oggi risuonano più che mai attuali: “Ciò di cui il mondo ha bisogno, è un diluvio di carità, e io vorrei che la festa di padre Damiano venisse un giorno ad illuminare la Giornata dei Lebbrosi nel calendario della Chiesa universale per insegnare agli uomini ad amarsi ancora di più. Poichè l'arma per vincere questa guerra contro la fame, la miseria, le malattie, l'ignoranza, è proprio quella di padre Damiano: è la Carità!”. (M.G.)







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