Cinque continenti, un messaggio: l'editoriale di padre Lombardi a 4 anni di Pontificato
Benedetto XVI compie oggi quattro anni di Pontificato: erano le 18.43 del 19 aprile
2005 quando il cardinale protodiacono Medina Estévez annunciava l'avvenuta elezione.
Il Conclave aveva scelto il 265.mo Vicario di Cristo. Anni intensi, come quello appena
trascorso, e come si prepara ad essere anche il nuovo. Ascoltiamo l'editoriale di
padre Federico Lombardi per Octava dies, il settimanale informativo del Centro
Televisivo Vaticano:
Un anno fa,
Benedetto XVI festeggiava il suo compleanno e l’anniversario della sua elezione mentre
si trovava negli Stati Uniti e si rivolgeva ai popoli del mondo dalla tribuna delle
Nazioni Unite. Poi ha percorso altri lidi: in luglio era in Australia per incontrare
i rappresentanti dei giovani del mondo; in settembre in Francia, a Parigi e Lourdes,
punti di riferimento della cultura e della spiritualità europea; poche settimane fa
in Africa, ad incoraggiare la speranza di popoli desiderosi di riscatto e ad avviare
il cammino di un nuovo Sinodo continentale… Quattro viaggi, quattro continenti; e
fra meno di un mese il quinto, l’Asia, per pellegrinare nella fede ai luoghi della
Terra Santa e per parlare di riconciliazione in una terra cruciale per il dialogo
fra le grandi religioni e la pace nel mondo. E poi non va dimenticato il grande Sinodo
sulla Parola di Dio, vero tempo di grazia per la Chiesa, e la ricchezza di una catechesi
e di un magistero spirituale che arricchisce e nutre chiunque apra l’orecchio per
ascoltarlo. Portare Dio agli uomini e gli uomini a Dio, il Dio che si è manifestato
nel volto di Cristo, e tradurre la fede in dialogo, in forza di unità e in testimonianza
di carità operosa. Questo è il senso del pontificato di Benedetto XVI, come ha ribadito
egli stesso con forza appassionata nella sua Lettera recente all’episcopato mondiale,
affinché un breve periodo di tensioni nella Chiesa e intorno ad essa non faccia perdere
di vista il centro, ciò che è veramente essenziale, e non faccia dimenticare la vastità
del compito e le frontiere storiche, culturali e spirituali a cui si indirizza. Guardiamo
dunque avanti, a un quinto anno di pontificato che si apre con il pellegrinaggio più
impegnativo. Ogni persona di buona volontà e di pace non può non accompagnare il Papa
verso la Terra Santa con il più sincero augurio e con la più profonda solidarietà
umana e spirituale.