Nicaragua: in preparazione un incontro tra il presidente Ortega e l’episcopato
Mons. Abelardo Mata, vescovo di Estelí e segretario della Conferenza episcopale del
Nicaragua, ha confermato di aver chiesto un incontro con il presidente della Repubblica
Daniel Ortega. Edwin Castro Rivera, capo gruppo dei deputati sandinisti, partito di
maggioranza, ha risposto che l’incontro è possibile in tempi ravvicinati e che si
potrà parlare di tutto ciò che i presuli considerano urgente. Si tratta, osserva la
stampa locale, di una buona notizia per il Paese dopo diverse settimane di tensioni
e di critiche alla Chiesa cattolica in Nicaragua per le sue richieste pressanti affinché
si apra un dialogo nazionale che coinvolga tutte le parti. Tempo fa, lo stesso mons.
Mata aveva rilevato “l’importanza e l’urgenza di un dialogo nazionale per cercare
il consenso sociale necessario a stabilire un vero patto sociale, che non va inteso
però come un accordo fra partiti bensì come un metodo di discussione fra tutte le
componenti del nostro Paese”. Il presule, ribadendo le dichiarazioni dell’Episcopato,
aveva segnalato come una “necessità immediata” la ricerca di un “clima favorevole
alla riconciliazione nella consapevolezza che occorre correggere gli errori per impedire
di consegnare alle future generazioni una nazione più divisa e più povera”. Oltre
al tema del dialogo e della pacificazione necessaria per mettere fine alle polarizzazioni
che fanno temere scontri armati, i vescovi vorrebbero fare il punto sull’aborto che
in Nicaragua è vietato e punito anche nel caso dell’interruzione della gravidanza
per motivi terapeutici. Ora, presso la Corte suprema esiste una proposta che vorrebbe
introdurre la depenalizzazione dell’aborto se, come ha dichiarato il vice presidente
dell’organismo Rafael Solís, “esistono fondati motivi medici”. Il presidente Ortega
e i sandinisti, durante la campagna elettorale, avevano assicurato che la norma non
sarebbe stata toccata ma oggi molti paventano un discutibile cambiamento di rotta.
“Noi - ha detto mons. Mata - su questa materia non vogliamo credere che certe cose
si facciano più per opportunismo elettorale che per convinzione”. Per ora non si conosce
la data del probabile incontro. Intanto le principali testate nicaraguense attribuiscono
a questo prossimo colloquio una rilevanza notevole anche perché dovrebbe aiutare a
chiarire malintesi e, soprattutto, a comunicare all’esecutivo ciò che la Chiesa locale
ritiene siano priorità fondamentali sia a livello sociale che culturale. (A cura
di Luis Badilla)