2009-04-16 16:12:20

India: i vescovi del Tamil Nadu auspicano una migliore rappresentanza politica dei cristiani


Dalle elezioni generali in India, la Chiesa del Tamil Nadu si aspetta una migliore rappresentanza politica dei cristiani. Secondo il portavoce della Conferenza episcopale locale, padre Vincent Chinnadurai, i vescovi dello Stato vorrebbero vedere una maggiore presenza di candidati cristiani nelle liste elettorali dei partiti laici, per tutelare meglio i diritti delle minoranze minacciati dal settarismo religioso. I cristiani infatti costituiscono il 7% della popolazione dello Stato, una percentuale significativa se raffrontata agli altri Stati della Federazione indiana, cui però – denuncia padre Maturai Anand, direttore del settimanale cattolico “Nam Vazhou ("La nostra vita" in lingua tamil) - non corrisponde un adeguato numero di rappresentanti in Parlamento: attualmente su 234 deputati solo 9 sono cristiani. In questo Stato dell’India meridionale un alto numero di cristiani è di origine dalit e i conflitti di casta alimentano il settarismo religioso: non sono infatti rare le tensioni tra dalit cristiani e quelli di altre religioni. Padre Chinnadurai, che dirige anche la Commissione statale per le minoranze, riferisce all’agenzia cattolica Églises d’Asie come, pur essendo meno rappresentate, le minoranze siano sempre state usate come “serbatoi di voti”, senza avere però granché in cambio. “Ora - afferma - vogliamo cambiare questo sistema e ottenere dai partiti laici una rappresenta adeguata, come contropartita al sostegno dato dalla nostra comunità”. Le elezioni nel Tamil Nadu si terranno il 13 maggio, nella fase finale della grande tornata elettorale in cui, a partire da oggi, oltre 700 milioni di cittadini indiani saranno chiamati a rinnovare il Parlamento e il Governo federale. La Chiesa indiana sta seguendo con particolare attenzione questo importante appuntamento politico: l’esito del voto potrebbe infatti essere determinante per la comunità cristiana, vittima delle persecuzioni di questi mesi in diversi stati governati dal Partito ultra-nazionalista Bharatiya Janata (Bjp), oggi all’opposizione nel governo centrale. (L.Z.)







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