Colombia: in aumento il numero dei civili in fuga dal conflitto
Il conflitto interno colombiano continua a mietere “uno spaventoso” numero di vittime
civili che subiscono spostamenti forzati, minacce di morte, omicidi selettivi e stragi,
soprattutto a causa della comparsa di nuovi gruppi armati di estrema destra dediti
al narcotraffico che si uniscono a quelli già presenti sul territorio. Lo denuncia
il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) constatando che nel 2008 sono
stati documentati oltre 1600 casi di violazioni dei diritti umani, tra cui 300 esecuzioni
sommarie, 200 attacchi diretti contro la popolazione e 289 ‘desaparecidos’. Il fenomeno
più preoccupante - riferisce l'agenzia Misna - resta quello dei ‘desplazados’ (sfollati
a causa della violenza) che lo scorso anno ha interessato quasi 74.000 persone, il
10% in più rispetto al 2007, principalmente ‘campesinos’ costretti a lasciare le loro
comunità diventate teatro di scontri tra bande di paramilitari per il controllo del
territorio; oltre la metà dei nuovi ‘desplazados’ – che in totale sono stimati fra
i tre e i quattro milioni – sono minori e anche le popolazioni indigene sono sempre
più bersaglio di violenze, in particolare nel sud-ovest del paese. “Questi dati dimostrano
chiaramente che non viene garantita un’adeguata protezione dei civili e delle persone
che non partecipano direttamente alle ostilità” afferma il Cicr. (R.P.)