2009-04-15 15:21:11

Sudafrica: gli aiuti della comunità cattolica per lo Zimbabwe


La comunità cattolica del Sudafrica ha accettato la sfida di aiutare i poveri e gli indigenti in Zimbabwe, accogliendo l'appello lanciato dai vescovi della SACBC (Southern African Catholic Bishops' Conference, che riunisce i vescovi di Swaziland, Sud Africa e Botswana) di celebrare una domenica di solidarietà per lo Zimbabwe il 15 febbraio scorso. “La comunità cattolica sudafricana ha raccolto più di 800mila Rand (66.542 euro) di donazioni in contanti. Molte comunità hanno risposto generosamente raccogliendo cibo, abbigliamento e medicinali” afferma un comunicato dalla SACBC inviato all'Agenzia Fides. Vincent P. Brennan, segretario generale del SACBC, ha affermato che tante persone e comunità, molte delle quali loro stesse povere, hanno reagito con incredibile generosità. Per molte famiglie, l'attuale crisi economica rappresenta un duro colpo, ma nonostante ciò tante persone hanno versato con generosità, da coloro che hanno dato grandi donazioni (un singolo donatore ha offerto oltre 750mila Rand, 62.383 euro, in prodotti alimentari) a quelli che si sono recati nelle chiese coinvolte nell'iniziativa e hanno depositato alcuni alimenti e vestiti”. I singoli donatori hanno donato più di 96 tonnellate di soia e alimenti potenziati per i bambini. Molti di loro hanno contribuito ai costi di imballaggio e di trasporto. I fondi raccolti in Sudafrica sono stati utilizzati per l'acquisto di forniture mediche di base per le reti di assistenza sanitaria cattolica nello Zimbabwe. Parte delle 258 tonnellate verrà spedita con un contenitore refrigerato adatto al trasporto di medicinali. Gli aiuti raccolti, compresi gli abiti, verranno inviati nello Zimbabwe la prossima settimana e verranno distribuiti sotto la supervisione della Caritas internazionale, sulla base di un'estesa indagine effettuata dalle diverse agenzie umanitarie che operano nel Paese. La situazione economica dello Zimbabwe è sempre più grave, al punto che il governo di Harare ha deciso di sospendere per un mese l'uso della moneta locale, il dollaro zimbabwano, perché di fatto non vale nulla, a causa di un'inflazione completamente fuori controllo. Il 94% della forza lavoro dello Zimbabwe è disoccupata. Nel frattempo il governo di unità nazionale, guidato dal leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai, ha formato un comitato di 25 parlamentari incaricato di redigere la nuova Costituzione ed ha redatto un programma a breve termine per migliorare l'economia nazionale. (R.P.)







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