2009-04-15 15:26:52

Paraguay: i vescovi chiedono perdono per i peccati commessi da pastori e fedeli


Dopo l’ammissione da parte del presidente del Paraguay, Fernando Lugo, della paternità di un figlio di due anni, avuto quando ancora era vescovo emerito di San Pedro, il Comitato permanente dell’episcopato paraguaiano in una breve dichiarazione chiede “perdono per i peccati commessi dai membri della Chiesa, sia pastori sia fedeli”. I presuli aggiungono di voler rinnovare in un’ora come questa “l’impegno, assunto nell'ordinazione episcopale” e chiedono “a tutti i sacerdoti di mettere in pratica le promesse recentemente confermate durante la Messa crismale”. “Come Chiesa imploriamo dallo Spirito Santo la grazia di una purificazione profonda”. “Ci rivolgiamo a tutti i fedeli cattolici e alle persone di buona volontà - prosegue il comunicato - per chiedere loro di pregare per noi e per restare fedeli alla nostra missione sacerdotale ed episcopale”. “Al tempo stesso – aggiungono i vescovi - chiediamo preghiere per tutta la nostra Chiesa cattolica in Paraguay affinché il senso di appartenenza ad essa, di tutti i fedeli, si fondi sempre di più nel Signore Risorto, nella sua Vita, nelle sue Parole e nella sua Opera”. “Ci uniamo alla Madre del Signore Gesù, la Santissima Vergine Maria, - conclude il comunicato - nel suo umile desiderio di realizzare nelle nostre vite, con fede e convinzione, ciò che lui ci dice; per seguire le sue orme come suoi discepoli e missionari, con speranza rinnovata”. Nel 2005 Giovanni Paolo II aveva accettato la rinuncia di Fernando Lugo al governo pastorale della diocesi di San Pedro. Un anno dopo, Lugo aveva chiesto la perdita dello stato clericale. Nel mese di gennaio del 2008 la Congregazione per i vescovi ha emesso un decreto che lo sospendeva a divinis. Nel luglio del 2008 risale infine la perdita dello stato clericale. (A cura di Luis Badilla)







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