Per la prima volta dopo anni di conflitti e difficoltà, le celebrazioni pasquali in
Iraq sono state caratterizzate da una maggiore serenità. Come riferisce Asianews,
le parrocchie erano piene di fedeli che si sono mostrati più fiduciosi nella sicurezza
del Paese. Momenti di tensione si sono vissuti a Baghdad il Giovedì santo, 9 aprile,
data anche dell’anniversario della caduta del regime di Saddam Hussein. Non sono mancate
esplosioni e vittime ma il patriarca di Babilonia dei Caldei, cardinale Emmanuel III
Delly, durante i riti ha invitato i fedeli a “vincere la paura” e a fidarsi della
polizia. Secondo la testimonianza di un sacerdote a Mosul, almeno l’80% dei cristiani
hanno fatto ritorno, nonostante la città irachena sia stata al centro di sequestri,
violenze soprattutto ai danni di sacerdoti e religiosi. Disteso il clima anche a Bassora
dove ci sono stati incontri tra cattolici, ortodossi e protestanti. Prima della Pasqua,
ai cattolici del Paese è giunto l’augurio del presidente iracheno Talabani che ha
ringraziato per il loro bimillenario impegno. Inoltre il capo dello Stato ha chiesto
ai cristiani di “essere fedeli alle indicazioni annunciate da Gesù Cristo, per seminare
anche nella società irachena i principi di tolleranza, fraternità, pace e giustizia,
necessari a costruire un Iraq democratico e rispettoso dei diritti di tutti”. (B.C.)