Cittadini Usa favorevoli al diritto di obiezione dei medici
La maggioranza degli americani sono favorevoli alla legislazione federale per proteggere
il diritto all’obiezione di coscienza del personale sanitario. E’ questo l’esito di
un recente sondaggio, condotto su incarico della Christian Medical Association, nel
quale la maggioranza degli intervistati si oppone anche all’abrogazione dell’attuale
regolamentazione proposta dall’amministrazione Barack Obama. “Il sondaggio – riferisce
l’Osservatore Romano – si è svolto a livello nazionale dal 23 al 25 marzo su un significativo
campione”. L’87% delle persone interpellate ha dichiarato che i professionisti impegnati
nel sistema sanitario non devono essere forzati a partecipare a procedure e pratiche
verso cui abbiano delle riserve morali. Negli stati Uniti, intanto, il portavoce della
Conferenza episcopale, Deirdre McQuade, ha ricordato che i vescovi americani hanno
preso posizione in favore delle norme in difesa del diritto all’obiezione fin dalla
loro presentazione sotto la forma di disegno di legge presso il Congresso nell’estate
del 2008. Questo progetto è stato convertito in legge nel dicembre dello scorso anno
con il voto favorevole espresso sia dai Repubblicani che dai Democratici. L’attuale
amministrazione statunitense ha manifestato pubblicamente l’intenzione di voler abrogare
le norme federali per la protezione del diritto di obiezione. I tre quarti degli intervistati
hanno affermato che la cancellazione delle norme che regolano l’obiezione di coscienza
scoraggerà i medici a impegnarsi nel servizio sanitario specie nelle strutture in
funzione nelle aree economiche più depresse del Paese. I risultati del sondaggio sono
consultabili sul sito www.freedom2care.org (A.L.)