2009-04-13 14:03:58

Pubblicato dalla Lev, "Maria nella Letteratura d'Italia", antologia curata da Neria De Giovanni. Intervista con l'autrice


Un’antologia di 94 autori, con testi letterari in poesia e in prosa, dagli albori del volgare ai nostri giorni. È il nuovo libro firmato da Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione nazionale critici letterari, dal titolo “Maria nella letteratura d’Italia”, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Il volume è arricchito con illustrazioni tratte da opere d’arte conservate nella Pinacoteca Vaticana. Come nasce l’idea di questo libro? Alessandra De Gaetano lo ha chiesto all’autrice, Neria De Giovanni:RealAudioMP3

R. - Studiando molto la letteratura delle donne del 1900, mi sono trovata spesso ad analizzare la figura di Maria come personaggio letterario. E allora ho detto: perché non cercare di mettere insieme i testi più importanti che, nello sviluppo della nostra letteratura, sono stati creati per Lei?

 
D. - Come si è evoluto, attraverso i secoli, nella letteratura italiana, il modo di pensare la Madonna, di scrivere di lei?

 
R. - Direi che può andare sicuramente da una oggettivazione verso una soggettivazione. Se nel Trecento, nel Quattrocento, nel Cinquecento, la Madonna è un personaggio letterario al quale ci si avvicina comunque sempre con molto rispetto, timore, per chiedere delle cose, per raccontare la sua vita, raccontare i momenti anche più drammatici o più belli della sua vita terrena, verso il Novecento - e fino ai nostri giorni - Maria diventa un personaggio più quotidiano, una presenza che è più vicina allo scrittore.

 
D. - In questi giorni, tutti noi siamo stretti attorno alla gente abruzzese colpita duramente dal terremoto. A questo proposito, il suo libro contiene versi portatori di un segno di speranza…

 
R. - Nel libro, c’è una poesia di Antonia Pozzi che ricorda il terribile terremoto di Messina del 1908. Antonia Pozzi ha scritto un’opera bellissima, una poesia molto bella e toccante: soprattutto, pare che dalla distruzione di questa città si siano salvati soltanto i mosaici che raffigurano la Madonna. Questi versi sono di speranza perché Maria sicuramente veglierà anche sui nostri amici così dolorosamente colpiti adesso, come ha fatto per quell’altro drammatico terremoto di Messina.

 
D. - C’è un autore che più di tutti custodisce un messaggio da veicolare?

 
R. - Il poeta romano Trilussa ci offre un’idea di come la Madonna sia importantissima nella religione anche dei più semplici, dei più umili, del popolo, perché Maria raggiunge il cuore di tutti. L’uomo semplice, l’uomo di Trilussa, la sente vicina come una grande mamma, come la mamma di tutti noi:
 
Pensanno alla Madonna

 
Quann’ero regazzino, mamma mia
me diceva: Ricordate fijolo,
quanno te senti veramente solo,
tu prova a recità n’Ave Maria!
L’anima tua da sola pija er volo
e se solleva come pe’ maggìa!

 
Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato,
da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo…
io prego la Madonna benedetta
e l’anima da sola pija er volo!







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