Terremoto in Abruzzo: gara di solidarietà e celebrazioni pasquali
Continua la gara di solidarietà per le popolazioni sfollate in seguito al tremendo
sisma che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo. Come riporta l’agenzia Misna, presso la
parrocchia di San Francesco d’Assisi nel quartiere Pettino della città, Caritas Italia
ha completato l’insediamento nel centro di coordinamento che provvede agli aiuti della
rete per i terremotati e ha iniziato la distribuzione di pacchi di cibo, vestiario,
prodotti per l’igiene personale, ma anche tende, sacchi a pelo, lettini e gazebo.
Alle porte dell’Aquila, invece, presso il campo base della Coldiretti, in occasione
della Pasqua verranno distribuite a tutti i bambini uova di cioccolata e colombe,
insieme a pasta, succhi di frutta, pane, latte e conserve. Impegnate in prima linea
anche Confagricoltura, nel coordinamento degli aiuti provenienti dalle aziende agricole
abruzzesi, e Cittadinanzattiva, promotrice di una raccolta fondi per ricostruire la
Casa dello studente e far tornare così L’Aquila alla sua immagine di città universitaria.
Croce Rossa, poi, prosegue nelle attività di sostegno psicologico alle famiglie colpite,
è presente con quattro presìdi medici avanzati, due tende di pronto soccorso e le
prime ludoteche per i piccoli sfollati. Raccolte fondi sono state intraprese anche
dai sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Confindustria: ogni impresa contribuirà con una somma
minima equivalente a quanto raccolto tra i lavoratori, mentre i concessionari Fiat
locali verseranno una quota per ogni auto venduta. Intanto fervono i preparativi anche
per le celebrazioni pasquali: la libreria San Paolo e Teleradiopace, emittente diocesana
di Chiavari, hanno inviato diecimila ostie e 32 bottiglie di vino. L’agenzia Sir,
inoltre, riferisce che un gruppo di Azione Cattolica, guidato dal vicepresidente nazionale
dei giovani, Marco Iasevoli, animerà la Messa pasquale a Tornimparte, di cui è parroco
don Danilo Priore, attualmente ospitato nel campo di Palombara. Il paese non ha registrato
crolli, ma gli edifici sono completamente inagibili. Il merito della limitatezza dei
danni, secondo gli abitanti, va a Sant’Emidio, protettore dei terremoti, la cui statua,
dopo la prima scossa, è stata portata fuori dalla chiesa e collocata nella piazza
centrale del paese. (R.B.)