E’ stato già proclamato questo sabato mattina, nella Basilica del Santo Sepolcro,
l’Anastasis, come la chiamano i greci, davanti alla Tomba vuota, l’annuncio Pasquale.
Non poteva restare troppo a lungo avvolto nel silenzio della morte, il luogo da cui
duemila anni fa è scaturito l’annuncio della Risurrezione. L’alleluja e i canti pasquali
del coro di frati e chierici hanno risuonato nelle volte e nella cupola di questa
maestosa e antichissima basilica che sorge nel cuore della città santa e del mondo
cristiano, in questa quieta mattina, in una Gerusalemme avvolta nel silenzio del primo
sabato della Pasqua ebraica. La Veglia Pasquale al Santo Sepolcro si è svolta solenne
e raccolta, intorno all'altare posto proprio davanti all’edicola, che custodisce la
Tomba vuota. Un'assemblea orante, soprattutto religiosi, fedeli locali e alcuni pellegrini,
hanno partecipato alla solenne liturgia presieduta per la prima volta da mons. Twal
come Patriarca Latino. Dopo la benedizione del fuoco nuovo, il braciere posto nell’ingresso
della Basilica sotto al Calvario, e la preghiera sul cero pasquale, la liturgia si
è svolta secondo il Rito Romano, con la proclamazione di 9 letture in latino. E’
per ragioni di status quo, il regolamento che stabilisce i turni per le tre comunità
cristiane (greco ortodossi, latini e armeni) che nella Basilica cuore della cristianità
condividono spazi e tempi, che la Basilica della Resurrezione ha il primato nel celebrare
la vittoria della vita sulla morte. La Veglia delle veglie, in questo luogo le precede
tutte, qui prima che in ogni altro luogo è stata benedetta la luce nuova, è risuonato
il canto gloria, e l’alleluja della Resurrezione. (Da Gerusalemme Sara Fornari)