L'arcivescovo di Bogotá: la guerriglia liberi i sequestrati
L'arcivescovo di Santa fe di Bogotá, cardinale Pedro Rubiano, nel corso dei riti del
Giovedì Santo ha chiesto ai dirigenti della guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie
della Colombia (Farc), l'immediata libertà di tutte le persone sotto sequestro, alcune
delle quali lo sono da diversi anni. Secondo il porporato se la guerriglia accetta
questa strada "apre un sentiero per la propria reintegrazione nella società colombiana
e dona alla nazione un sollievo di speranza e riconciliazione". "Si è fatto molto
danno", ha aggiunto l'arcivescovo e poi ha sottolineato: "Oggi noi chiediamo a tutti
i colombiani che a sua volta chiedano ai ribelli che prendano piena coscienza di quanto
fanno. Che dicano loro che il Paese rifiuta le loro azioni e che un giorno, prima
o dopo, dovranno rendere contro al Signore di quanto hanno fatto. Penso che la guerriglia
ha l'occasione, se libera tutte le persone sequestrate, di riabilitarsi e di reintegrarsi
nella società". Ricordando il significato del Giovedì Santo il cardinale Pedro Rubiano
ha detto: "In un giorno come quello di oggi, leviamo la nostra preghiera fiduciosa
al Signore. A lui chiediamo il dono della pace”. Poi ha ripetuto, “vogliamo anche
rivolgerci ai ribelli affinché si decidano a ridare la libertà a tutti gli ostaggi”.
Le persone sequestrate in Colombia attualmente sono diverse centinaia, anche se, in
questi giorni, si è tornato a parlare soprattutto di 22 militari che le Farc vorrebbero
scambiare con 500 loro militanti detenuti nelle carceri della Colombia. La responsabilità
di gran parte dei sequestri viene attribuita non solo alle Farc ma anche all'altro
gruppo armato, l'Esercito di liberazione nazionale (Eln). Secondo i dati della prestigiosa
organizzazione non governativa "País Libre", che lavora con i parenti dei sequestrati,
in Colombia, tra il 1966 e il marzo 2008 le Farc hanno sequestrato 6.902 persone e
l'Eln altre 5.422. In questo momento, riguardo a 713 ostaggi, gli autori del sequestro,
Farc o Eln, chiedono un riscatto in denaro, tecnica orma diventata una consuetudine
per finanziare i gruppi armati. (L.B.)