Messa Crismale: il Papa invia gli oli santi all'Aquila. Nell'omelia invita i sacerdoti
ad accettare la fatica della verità di fronte alle menzogne presenti nel mondo
Con la Messa in Coena Domini, presieduta dal Papa questo pomeriggio alle 17.30 nella
Basilica di San Giovanni in Laterano, si apre oggi il Triduo Pasquale, culmine dell’Anno
Liturgico. Stamani Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro la Santa Messa del Crisma
con il tradizionale rito della benedizione degli oli, parte dei quali saranno destinati
alle zone terremotate dell’Abruzzo. Il servizio di Sergio Centofanti. Gli
oli benedetti nella Messa del Crisma in San Pietro diventano segno di vicinanza alle
popolazioni colpite dal sisma che attendono l’abbraccio del Papa che ieri ha annunciato
la sua prossima visita in Abruzzo: "Al nostro caro
fratello mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, che a motivo dei gravissimi
danni causati dal terremoto non potrà riunire il suo presbiterio diocesano per la
celebrazione della Messa Crismale, desidero far pervenire questi sacri oli in segno
di profonda comunione e vicinanza spirituale. (applausi) Possano questi santi oli
accompagnare il tempo della rinascita e della ricostruzione sanando le ferite e sostenendo
la speranza". Benedetto XVI nell’omelia ha ricordato che
il sacerdozio è un essere tolto dal mondo, ma non è una segregazione. Infatti il sacerdote
è donato a Dio per essere al servizio di tutti. Caratteristica del sacerdote è la
particolare unione con Cristo: non segue più se stesso, la sua volontà, la sua autorealizzazione
o le opinioni predominanti nel mondo, ma è umile, obbediente, immerso nella verità
di Dio: “Ciò significa per noi anche accettare il carattere
esigente della verità; contrapporsi nelle cose grandi come in quelle piccole alla
menzogna, che in modo così svariato è presente nel mondo; accettare la fatica della
verità, perché la sua gioia più profonda è presente in noi. Quando parliamo dell’essere
consacrati nella verità, non dobbiamo neppure dimenticare che in Gesù Cristo verità
e amore sono una cosa sola. Essere immersi in Lui significa essere immersi nella sua
bontà, nell’amore vero”. L’amore vero – ha concluso il
Papa - non è a buon mercato, può essere anche molto esigente. Oppone resistenza al
male, per portare all’uomo il vero bene. Se diventiamo una cosa sola con Cristo, impariamo
a riconoscerLo proprio nei sofferenti, nei poveri, nei piccoli di questo mondo.