2009-04-09 11:58:49

Messa Crismale: il Papa invia gli oli santi all'Aquila. Nell'omelia invita i sacerdoti ad accettare la fatica della verità di fronte alle menzogne presenti nel mondo


Con la Messa in Coena Domini, presieduta dal Papa questo pomeriggio alle 17.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, si apre oggi il Triduo Pasquale, culmine dell’Anno Liturgico. Stamani Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro la Santa Messa del Crisma con il tradizionale rito della benedizione degli oli, parte dei quali saranno destinati alle zone terremotate dell’Abruzzo.
Il servizio di Sergio Centofanti. RealAudioMP3  
 
Gli oli benedetti nella Messa del Crisma in San Pietro diventano segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma che attendono l’abbraccio del Papa che ieri ha annunciato la sua prossima visita in Abruzzo: 
 
"Al nostro caro fratello mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, che a motivo dei gravissimi danni causati dal terremoto non potrà riunire il suo presbiterio diocesano per la celebrazione della Messa Crismale, desidero far pervenire questi sacri oli in segno di profonda comunione e vicinanza spirituale. (applausi) Possano questi santi oli accompagnare il tempo della rinascita e della ricostruzione sanando le ferite e sostenendo la speranza".
 
Benedetto XVI nell’omelia ha ricordato che il sacerdozio è un essere tolto dal mondo, ma non è una segregazione. Infatti il sacerdote è donato a Dio per essere al servizio di tutti. Caratteristica del sacerdote è la particolare unione con Cristo: non segue più se stesso, la sua volontà, la sua autorealizzazione o le opinioni predominanti nel mondo, ma è umile, obbediente, immerso nella verità di Dio:
 
“Ciò significa per noi anche accettare il carattere esigente della verità; contrapporsi nelle cose grandi come in quelle piccole alla menzogna, che in modo così svariato è presente nel mondo; accettare la fatica della verità, perché la sua gioia più profonda è presente in noi. Quando parliamo dell’essere consacrati nella verità, non dobbiamo neppure dimenticare che in Gesù Cristo verità e amore sono una cosa sola. Essere immersi in Lui significa essere immersi nella sua bontà, nell’amore vero”.
 
L’amore vero – ha concluso il Papa - non è a buon mercato, può essere anche molto esigente. Oppone resistenza al male, per portare all’uomo il vero bene. Se diventiamo una cosa sola con Cristo, impariamo a riconoscerLo proprio nei sofferenti, nei poveri, nei piccoli di questo mondo.  







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