2009-04-08 15:52:44

Sudafrica: i vescovi contro la decisione della Procura sul caso Zuma


“La decisione della Procura generale che non continuerà il procedimento a carico di Jacob Zuma, ha negato sia a Zuma che al Paese di stabilirne l’innocenza o la colpevolezza una volta per tutte attraverso i normali percorsi giudiziari”: a dirlo, in una nota ripresa dall'agenzia Misna, è stato il portavoce della Conferenza episcopale sudafricana (Sacbc), l’arcivescovo di Durban Wilfrid Napier. Per la Sacbc, tuttavia, questo era il momento di sottrarsi a “questa spiacevole situazione” e di “impegnarsi” per un governo trasparente e responsabile. “È necessario – ha concluso monsignor Napier – che chiunque sia in posizione di responsabilità ricavi da questo episodio la voglia di combattere la corruzione in ogni sua forma”. Jacob Zuma, presidente dell’African National Congress (Anc), è accusato di frode, riciclaggio di denaro sporco e corruzione per un giro di tangenti chieste a un’azienda di armi francese. La decisione, definita dal procuratore generale Mokotedi Mpshe la “più difficile” della sua carriera, giunge due settimane prima delle elezioni legislative alle quali Zuma partecipa come capolista dell’Anc e possibile nuovo capo dello stato. Per l’accusa di aver versato tangenti all’azienda francese è stato già processato e condannato Schabir Shaik, consulente finanziario e stretto collaboratore di Zuma. Il dirigente dell’Anc ha sempre sostenuto di essere vittima di una macchinazione politica e ha perfino denunciato un presunto coinvolgimento dell’ex presidente Thabo Mbeki, che si è dimesso in settembre al culmine della crisi politica aperta dalla disputa giudiziaria. La decisione della procura generale è stata condannata con decisione dall’opposizione: Helen Zille, capo dell’Alleanza democratica, ha parlato di “crisi istituzionale”. (R.P.)







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