Speranza e dolore: storie e testimonianze dall'Abruzzo colpito al cuore dal terremoto

I riti di Pasqua avranno quest’anno in Abruzzo un particolare significato e, nonostante le grandi difficoltà, si farà di tutto per vivere pienamente questo momento di fede, fondamentale per la vita di ogni cristiano. Ascoltiamo la testimonianza di Don Mauro, parroco di Sant’Elia, in provincia de l’Aquila intervistato da Mathilde Auvillain, inviata in Abruzzo della nostra redazione in lingua francese:


E, come abbiamo sentito, la popolazione è costretta a passare la notte nelle tendopoli o in macchina nei parcheggi davanti alla propria casa distrutta, nei centri riaprono le prime farmacie. E’ successo anche la notte scorsa. Sentiamo una maestra della Scuola di Paganica, uno dei centri più colpiti dal terremoto. L’intervista è di Roberta Rizzo:



E nel clima di dolore e di grave difficoltà c’è anche spazio per la speranza. Delle decine di persone estratte vive dalle macerie, emblematica la storia della signora Maria, 97 anni, creduta morta a Tempèra, un altro dei paesi maggiormente colpiti dal sisma, e ritrovata, invece, viva ieri a quasi 36 ore dalla prima devastante scossa. Ci racconta la sua storia il genero Marcello raggiunto telefonicamente a Tempèra da Giancarlo La Vella: