2009-04-06 16:11:33

Orissa: sconcerto per la candidatura dell’assassino di un missionario australiano


Una candidatura accolta con tristezza e che “non annuncia nulla di buono per il futuro del nostro Paese”. Così il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale Indiana, interpellato dall’agenzia Asianews, ha commentato la notizia della candidatura alle prossime elezioni provinciali in Orissa di Dara Singh, responsabile dell’assassinio del missionario protestante australiano Graham Stewart Staines. Il religioso venne ucciso la notte del 22 giugno 1999 da un gruppo guidato da Dara che bruciò la sua auto. Nell’attacco persero la vita anche i figli del missionario: Philip, di 7 anni, e Timothy di 9. L’assalitore condannato al carcere a vita è uno strenuo sostenitore della cultura nazionalista e fondamentalista indù e feroce oppositore delle conversioni al cristianesimo. Dara è coinvolto in diversi processi tra cui quelli per gli omicidi del sacerdote cattolico Arul Doss e del commerciante musulmano Sheikh Rehman, avvenuti anch’essi nel 1999 durante le rivolte indù nel distretto di Mayurbhanj, in Orissa. Per il cardinale Gracias la democrazia ha bisogno di “leader che lavorino per la salvaguardia della Costituzione, per salvaguardare l’unità, la pluralità multietnica e multilinguistica dell’India, leader che siano puliti e lavorino per la comune armonia e lo sviluppo del popolo”. Secondo il porporato la candidatura di Dara  “non aiuterà l’India” e tantomeno il distretto di Keonjhar “un’area dominata dai tribali in cui la sua candidatura aumenterà le divisioni e la diffidenza”. (B.C.)







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