Obama in Turchia: gli Usa non sono mai stati in guerra con l'islam
"Gli Stati Uniti non sono e non sono mai stati in guerra con l'Islam" ha detto il
presidente Usa Barack Obama parlando al parlamento turco nella sua prima visita a
un Paese musulmano. "Il nostro obiettivo sarà - ha aggiunto - un'alleanza con la gente
di tutto il mondo musulmano". "Ascolteremo attentamente, risolveremo i malintesi e
cercheremo di trovare un terreno comune". "Saremo rispettosi - ha proseguito il presidente
– anche laddove non saremo d'accordo e trasmetteremo il nostro profondo apprezzamento
per la fede musulmana che tanto ha fatto nel corso dei secoli per migliorare il mondo,
incluso il mio Paese". Da parte sua il presidente turco, Gul, durante la conferenza
stampa con Obama, rispondendo a una domanda di un giornalista circa i massacri di
armeni compiuti ai tempi dell'Impero Ottomano, ha affermato che si tratta “di un episodio
storico, non politico”. Obama poco prima aveva affermato di non avere cambiato opinione
circa una risoluzione del Congresso americano che parla di "genocidio" degli armeni.
Gul ha detto inoltre che, ai tempi dell'Impero Ottomano, “prima della fondazione della
Repubblica turca, si è vissuta una tragedia ed anche i turchi hanno subito tante perdite.
Gli storici - ha aggiunto Gul - debbono fare un'indagine in proposito come farà un'apposita
commissione congiunta turco-armena. Il presidente americano Obama è in visita in Turchia,
ultima tappa del suo primo viaggio oltreoceano. Durante il colloquio con il presidente
turco è emerso anche l’impegno comune contro il terrorismo. La Turchia è considerata
il miglior alleato degli Stati Uniti nel mondo musulmano. Oltre ad una visita d'insolita
lunghezza (due giorni pieni), Obama ha inviato segnali d'amicizia al governo di Ankara,
compreso il fermo sostegno, ieri a Praga, al vertice Ue-Usa all’ammissione della Turchia
nell’Unione Europea. Ma, mentre su tutto il resto Obama ha registrato piena sintonia
con l’Ue (nucleare, ambiente etc), per quanto riguarda l’ingresso della Turchia nell’Ue,
Francia e Germania hanno risposto con forti riserve, mentre l’Italia si è detta favorevole
ad un compromesso. Al vertice Nato di Strasburgo, la Turchia ha risposto in modo positivo
alla richiesta di Obama di rinunciare al veto alla scelta del danese Rasmussen a segretario
generale dell’Alleanza atlantica.