2009-04-06 16:11:25

Celebrazione a Gerusalemme della Domenica delle Palme


Dopo la solenne celebrazione del mattino nella basilica del Santo Sepolcro, presieduta dal Patriarca Latino di Gerusalemme mons. Twal, canti e inni in tutte le lingue e un pomeriggio caldo e assolato, hanno fatto da sfondo alla tradizionale processione delle Palme. Un lungo fiume di gente che partendo dal santuario di Betfage si è snodato lungo la china del Monte degli Ulivi, ed ha accompagnato e preceduto il Patriarca latino mons. Twal, il nunzio in Israele mons. Antonio Franco, il custode di Terra Santa e il vescovo cattolico melkita di Gerusalemme. Un clima di gioia e festa ha caratterizzato anche quest’anno questa processione nella Città Santa. Difficile quantificare i partecipanti, pellegrini provenienti dai paesi più diversi, ma anche tanti emigrati in Israele per lavoro. Migliaia di cattolici sono venuti anche da Nazareth e dai villaggi cristiani di Galilea, e tanti gruppi di giovani scout hanno sfilato in Gerusalemme con tamburi e cornamuse. Si parla di oltre diecimila persone. In occasione delle festività di Pasqua fino alla visita del Santo Padre in Terra Santa, infatti, tutti gli arabi cristiani dei territori palestinesi, compresa Gaza, hanno ottenuto i permessi per potersi spostare e partecipare alle celebrazioni a Gerusalemme. La processione, che è entrata nella Città Santa varcando la porta di S. Stefano – che immette sulla via Dolorosa - si è conclusa nel cortile della basilica di S. Anna presso la Piscina Probatica. Qui il Patriarca ha salutato e benedetto la folla con la reliquia della S. Croce, e rivolgendosi ai presenti ha ricordato come siano contrastanti i sentimenti che si provano in questo giorno. “Prima della passione il Signore visse questo momento di gloria – ha detto mons. Twal – ed entrò in Gerusalemme senza passare attraverso check point o muri, in tutta semplicità, compiendo la profezia di Zaccaria”. Gerusalemme che significa “fondazione di pace” oggi diventa luogo di dramma, ha proseguito il patriarca, che ha sottolineato come la Settimana Santa sia un invito a seguire Gesù contemplando l’amore che esploderà in questa città, per creare un mondo nuovo. (Da Gerusalemme: Sara Fornari) RealAudioMP3







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