Un missionario pallottino di origine polacca, padre Kontor Wieslaw, il 27 marzo scorso
è rimasto ferito in Nord Kivu, nella Repubblica democratica del Congo, nei pressi
di Rutshuru, dove stava tornando dopo aver partecipato a un incontro tenuto a Ntanugenga.
Lo hanno riferito fonti missionarie all’agenzia Fides citata dalla Misna. Secondo
la ricostruzione dei fatti, il missionario era a bordo di un’auto, quando tre uomini
armati lo hanno fermato e gli hanno sparato contro alcuni colpi alle gambe e al torace;
immediatamente operato nell’ospedale di Rutshuru, è stato dichiarato fuori pericolo.
Lo scopo dell’aggressione sembra essere la rapina: la zona, infatti, è una delle più
pericolose del Paese, dove tra gennaio e febbraio c’è stata un’offensiva congiunta
delle truppe congolesi e rwandesi contro i ribelli attivi nella regione. I ribelli,
secondo l’ufficio dell’Onu per il coordinamento delle operazioni umanitarie, impongono
tasse alla popolazione, conducono spedizioni punitive ai danni dei civili e delle
loro proprietà. Gli sfollati dall’area finora sono circa centomila, molti dei quali
privi di aiuti umanitari. (R.B.)