Paesi Baschi: migliaia di pellegrini alla marcia annuale al Santuario di Aranzazu
Anche quest’anno, alla vigilia della Domenica della Palme che segna la fine della
Quaresima e l’inizio della Settimana Santa, si tiene la marcia al Santuario della
Madonna di Aranzazu (Guipuzcoa) presieduta da mons. Juan Marìa Uriarte, vescovo di
San Sebastian. Questa manifestazione ha avuto in passato alcuni momenti forti in particolare
quando il terrorismo dell’ETA metteva in crisi la vita sociale e religiosa soprattutto
dei Paesi Baschi. Il percorso è lungo 9 chilometri, tutto in salita fino al Santuario
che si trova a oltre 700 metri s.l.m.. I partecipanti, normalmente oltre sei mila,
sono persone di ogni età e condizione sociale. I religiosi francescani del Santuario
curano tutto lo svolgimento del pellegrinaggio. I canti, le esortazioni, le letture
di testi sacri e letterari accompagnano i pellegrini lungo il cammino grazie ai 165
altoparlanti istallati lungo la strada. L’idea di "appartenenza ad una famiglia"
è quest’anno il motto della manifestazione. Nella sua lettera, mons. Uriarte, vescovo
di San Sebastian, vuole che questa marcia collettiva diventi “un grido di fede, di
espressione naturale della gioia con cui abbiamo ricevuto il dono della fede per noi
e per gli altri”. Questa manifestazione è anche un’espressione della nostra appartenenza
alla comunità di Gesù che lungo duemila anni, anche se talvolta con qualche sofferenza,
ci ha dato il dono più grande: quello della memoria viva di Gesù nella comunità dei
fratelli. Infine, lungo la marcia, si prega anche per una pace che si fa attendere
troppo e che noi vogliamo nella sua integrità, secondo i presupposti della dottrina
sociale della Chiesa. La marcia annuale al santuario di Aranzazu inizia alle 9.30
del mattino e si conclude alle 12 quando il vescovo pronuncia una breve esortazione
accompagnata dalla benedizione e dall’inno alla Madonna del Santuario. (Dalla Spagna,
Ignazio Arregui)