Messaggio del cardinale Tauran ai buddisti per la festa di Vesakh
Scegliere la povertà interiore, che purifica dall’egoismo, e combattere quella esteriore
che offende la dignità umana. E’ la sfida che impegna i cattolici, secondo gli insegnamenti
del Papa, e che trova affinità con la “testimonianza di distacco” offerta dai buddisti.
Lo scrive il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per
il Dialogo Interreligioso, nel tradizionale Messaggio inviato ai seguaci del buddismo
in occasione della loro prossima festa di Vesakh. “Questa celebrazione annuale - si
legge nel Messaggio - offre ai cattolici l’opportunità di scambiare auguri con gli
amici ed i vicini buddisti e di rafforzare, in tal modo, i legami di amicizia già
esistenti e crearne di nuovi”. Legami che inoltre dimostrano in “modo sempre più chiaro
che, insieme, noi - afferma il cardinale Tauran - siamo in grado non solo di contribuire,
nella fedeltà alle nostre rispettive tradizioni spirituali, al benessere delle nostre
comunità, ma anche a quello di tutta la comunità umana”.
In particolare, prosegue
il Messaggio, nella lotta a quel tipo di povertà che, figlia del consumismo, “impedisce
alle persone e alle famiglie di vivere secondo la loro dignità”, perché “offende la
giustizia e l’uguaglianza” e “minaccia la convivenza pacifica”. Tuttavia, osserva
il presidente del dicastero pontificio, questo tipo di lotta presuppone una “povertà
da scegliere”, cioè uno “svuotamento del proprio io”, dei propri egoismi, che riesce
a suscitare nei cristiani “una volontà disponibile ad ascoltare Dio” e ad aiutare
il prossimo. Ed è qui, prosegue il cardinale Tauran, che i cattolici guardano all’“illuminante
testimonianza di distacco e di appagamento per ciò che si ha” vissuta dai “cari amici
buddisti”. “Monaci, monache e molti laici devoti tra di voi - riconosce il porporato
- abbracciano la povertà ‘da scegliere’, che nutre spiritualmente il cuore umano,
arricchendo in maniera sostanziale la vita con uno sguardo più profondo sul significato
dell’esistenza e sostenendo l’impegno a promuovere la buona volontà dell’intera comunità
umana”.