India: mons. Pinto invita i cristiani perseguitati a guardare Gesù crocifisso
Guardare a Gesù crocifisso per ottenere conforto e incoraggiamento nella loro vita
e nelle loro difficile esperienza: è l’invito rivolto da mons. Ignatius Pinto, arcivescovo
emerito di Bangalore, a tutti quei fedeli indiani vittime di atti di violenza e persecuzione.
Il presule è intervenuto ad un incontro organizzato a Bangalore dal “Global Council
of Indian Christians” (GLIC), organismo ecumenico che riunisce fedeli indiani di tutte
le confessioni. L’incontro era dedicato a riflettere sulle esperienze di persecuzione
che ancora avvengono in territorio indiano ai danni dei credenti in Cristo, e ha visto
gli interventi di vescovi, religiosi, fedeli laici da tutto il paese. Mons. Pinto
ha espresso “amarezza e sconcerto” per gli episodi che ancora macchiano un paese laico
e democratico come l’India, in cui alcuni cittadini vengono aggrediti, discriminati
e umiliati solo per la fede che professano. L'arcivescovo ha ricordato i recenti episodi
dell’Orissa, affermando che i cristiani innocenti sono stati vittime di attacchi indiscriminati
e immotivati, di cui ancora oggi subiscono le conseguenze. Negando la falsa accusa
– spesso utilizzata dai gruppi radicali induisti – secondo cui i cristiani tentano
di convertire gli indù, il presule ha ricordato che “parlare di conversioni forzate
non è plausibile, in quanto la conversione è un atto libero del cuore di ognuno: è
un’opera di Dio, non dell’uomo”. Rivolgendosi ai cristiani presenti – molti dei quali
hanno testimoniato le aggressioni e le violenze subite – l’arcivescovo ha detto: “Come
perseguitati siamo chiamati a pregare per i nostri persecutori e a restare saldi nella
fede grazie allo Spirito Santo, che è dono di Dio. Guardate Gesù crocifisso, in questo
tempo di Quaresima, per ottenere consolazione e pace nel cuore. Per le sofferenze
subite in Suo nome avrete la ricompensa nel Regno dei Cieli. Cristo ci ha detto di
non aver paura in quanto Lui ha vinto il mondo: siate dunque ripieni di amore, gioia
e pace, grazie ai meriti della salvezza che Cristo ci ha guadagnato”, ha esortato
mons. Pinto. Infine l’arcivescovo ha elogiato l’opera del GCIC per gli interventi
promossi in favore dei cristiani in Orissa, per quali sono in atto numerose iniziative
di solidarietà e di aiuto: procede l’assistenza umanitaria ma anche il sostengo spirituale,
con l’invio di Bibbie e di materiale religioso. (R.P.)