Il Parlamento europeo condanna tutti i totalitarismi
Il Parlamento europeo condanna i crimini commessi da tutti regimi totalitari. Chiedendo
di mantenere vive le memorie del passato, senza però imporre un’interpretazione politica
dei fatti, il Parlamento sollecita l'apertura completa degli archivi segreti, specialmente
in Russia. Fin dall’inizio – si legge in un comunicato dell’Assemblea parlamentare
– l’integrazione europea “è stata una risposta alle sofferenze inflitte da due guerre
mondiali e dalla tirannia nazista, che ha comportato l’Olocausto”. L’Europarlamento
invita quindi la Commissione e gli Stati membri a impegnarsi ulteriormente per rafforzare
l'insegnamento della storia europea ed “evidenziare la conquista storica dell'integrazione
europea e il forte contrasto tra il tragico passato e l'ordine sociale pacifico e
democratico che caratterizza oggi l'Unione Europea”. “L’Europa non sarà unita fino
a quando non sarà in grado di conseguire una visione comune della propria storia,
non riconoscerà il nazismo, lo stalinismo e i regimi fascisti e comunisti come retaggio
comune e non avvierà un dibattito onesto e approfondito sui i crimini da essi perpetrati
nel secolo scorso”. Il Parlamento si dice inoltre convinto che “un'opportuna conservazione
della memoria storica, una rivalutazione globale della storia europea e il riconoscimento
a livello europeo di tutti gli aspetti storici dell'Europa moderna rafforzeranno l'integrazione
europea”. Osservando che “nessun organo o partito politico detiene il monopolio sull'interpretazione
della storia e che tali organi e partiti non possono proclamare di essere oggettivi”,
l’istituzione europea fa anche notare che “le interpretazioni politiche ufficiali
dei fatti storici non dovrebbero essere imposte attraverso decisioni a maggioranza
dei Parlamenti; un Parlamento non può legiferare sul passato”. Si chiede quindi “un
autentico sforzo per l’apertura completa degli archivi”, compresi quelli degli ex
servizi di sicurezza interni, della polizia segreta e delle agenzie di intelligence,
adottando al contempo provvedimenti volti a garantire che tale processo «non sia strumentalizzato
a fini politici”. Il Parlamento chiede inoltre l’istituzione di una piattaforma della
memoria e della coscienza europee e di un centro/memoriale paneuropeo di documentazione
per le vittime di tutti i regimi totalitari. Rileva anche l'importanza di ricordare
coloro che si sono attivamente opposti allo Stato totalitario e che “dovrebbero essere
scolpiti nella coscienza degli europei come eroi dell'epoca totalitaria, per la loro
dedizione, la fedeltà agli ideali, l'onore e il coraggio”. Auspicando il rafforzamento
degli attuali strumenti finanziari pertinenti, al fine di sostenere la ricerca storico-scientifica
sulle questioni sopra delineate, il Parlamento europeo chiede infine che il 23 agosto
sia proclamata “Giornata europea del ricordo” delle vittime di tutti i regimi totalitari
e autoritari, “da commemorare con dignità e imparzialità”. (A.L.)