2009-04-03 15:21:11

Al via oggi il vertice della Nato


Il presidente americano, Barack Obama, ha detto oggi a Strasburgo di vedere con molto favore “una capacità militare rafforzata” da parte dell’Europa nell'ambito della Nato. Obama, parlando in conferenza stampa con il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha affermato inoltre che “quando Stati Uniti e Francia operano di concerto, aumentano le possibilità di pace e di prosperità nel mondo”. Il vertice della Nato è in programma oggi e domani in Francia e in Germania. Ieri a Strasburgo, alla vigilia, sono state arrestate 300 persone delle quali 70 ancora in stato di fermo per i tafferugli tra dimostranti e polizia. Secondo quanto ha spiegato il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il suo Paese considera il vertice come la prima occasione di attuazione pratica della nuova strategia per l'Afghanistan messa a punto dall'amministrazione Obama, a partire dai contributi resi necessari dalla nuova impostazione americana al conflitto. Per quanto riguarda la prossima sostituzione dell'olandese, Jaap de Hoop Scheffer, il cui mandato scade il 31 luglio prossimo, la Danimarca ha proposto formalmente la candidatura a nuovo segretario generale della Nato del premier danese, Anders-Fogh Rasmussen. Sembra siano d’accordo tutte le delegazioni, con la sola eccezione della Turchia.

Afghanistan
La nuova legge afghana che legalizzerebbe lo stupro all'interno del matrimonio è “un enorme passo in direzione negativa”, ha affermato oggi a Ginevra l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navy Pillay. La rappresentante dell'Onu ha rivolto un pressante appello al governo afghano affinchè annulli la legge, non ancora pubblicata e destinata alla comunità sciita. Per la Pillay, si tratta di “un'altra chiara indicazione che la sitazione dei diritti umani in Aghanistan sta peggiorando e non migliorando”. Il testo, oltre a legalizzare lo stupro del marito all'interno del matrimonio, vieterebbe tra l'altro alle donne di lasciare la casa, lavorare o istruirsi senza l'esplicito consenso del marito. Pillay ha inoltre denunciato i crescenti attacchi in Afghanistan alla libertà dei media e degli attivisti della società civile, la diffusa l'impunità e la riattivazione della pena di morte dopo una moratoria di diversi anni. Intanto, oggi, a circa 80 km a sud-ovest da Kabul, in Afghanistan è stato ucciso un militare romeno.

Pakistan
Duro attacco dei talebani che hanno distrutto nove automezzi della Nato in un deposito a Peshawar, nord ovest del Pakistan. Nello scontro a fuoco tra i talebani e le forze dell’ordine non ci sono state vittime, come riferito da fonti della polizia locale. I convogli di rifornimento dell'Alleanza transitano per il passo del Khyber Peshawar per approvvigionare le forze internazionali in Afghanistan.

All’Ecofin a Praga, un bilancio del G20 in vista dell’Assemblea del Fmi
Il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Almunia, ha detto che il prossimo 4 maggio la Commissione europea presenterà le nuove previsioni sulla crescita della zona euro e dell'Ue-27 con “rischi al ribasso”, raccomandando alle autorità nazionali europee di applicare da subito le decisioni prese dal G20 per liberare le banche dagli asset tossici. Almunia è intervenuto alla due giorni a Praga dei ministri finanziari europei che, assieme ai governatori delle banche centrali dell'Ue, tracciano un primo bilancio della riunione del G20 di Londra e cominciano a preparare l'assemblea del Fmi del prossimo 25 e 26 aprile a Washington.

Turchia-Armenia
Il governo turco e quello armeno avrebbero concordato di dare il via a negoziati ufficiali per discutere di diversi temi, tra i quali la riapertura delle frontiere, chiuse dal 1993. Lo riferisce con risalto la stampa turca riprendendo quanto scritto ieri dal Wall Street Journal, secondo il quali i punti sono essenzialmente tre: riapertura delle frontiere, ripristino dei rapporti diplomatici e istituzione di varie commissioni storiche per esaminare controversie bilaterali, prima fra tutte quella dei massacri degli armeni compiuti ai tempi dell'Impero ottomano.

Ucraina
Circa diecimila persone sono scese in piazza a Kiev su iniziativa del partito delle regioni, guidato dall'ex premier filorusso, Viktor Ianukovich, per chiedere le dimissioni dell'esecutivo capeggiato dalla premier, Iulia Timoshenko, ed elezioni parlamentari e presidenziali anticipate. Deputati dello stesso partito hanno occupato da due giorni la tribuna del parlamento, impedendone i lavori. Nei giorni scorsi, il parlamento ucraino aeva deciso di convocare per il 25 ottobre le prossime elezioni presidenziali.

Scontri al confine tra Cambogia e Thailandia
Due soldati cambogiani e uno thailandese sono morti negli scontri scoppiati nei pressi del tempio di Preah Vihear, al confine tra i due Paesi. Gli scontri hanno fatto seguito ai tiri di arma da fuoco di poco prima, sempre nella zona vicino al tempio hindù, al centro di una accesa disputa tra i due Paesi dall'anno scorso. Anche a ottobre 2008 si sono verificati scontri simili nei quali persero la vita quattro soldati. Il tempio di Preah Vihear - risalente all'undicesimo secolo e da decenni rivendicato da entrambi i Paesi - è stato assegnato alla Cambogia con una sentenza della Corte internazionale di giustizia nel 1962. Una decisione mai accettata dalla Thailandia.

Corea del Nord - tensione per il lancio di un missile a lungo raggio
Cresce la tensione in tutta l’Asia per l’imminente lancio da parte della Corea del Nord di un missile a lungo raggio, ufficialmente per mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni. L’operazione viene considerata come una minaccia dal Giappone, che teme in futuro l’utilizzo di vettori simili con testate nucleari. Washington, alleata della Corea del Sud, ritiene che il lancio del vettore sia contrario alle risoluzioni delle Nazioni Unite e si dice allarmata per la provocazione in atto. Sulla situazione nella regione, Stefano Leszczynski ha intervistato Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali:RealAudioMP3

R. - È un problema che non è solo regionale, ma coinvolge anche le superpotenze, la Russia, gli Stati Uniti in primis. Pensiamo soltanto che le posizioni giapponesi di riarmo, in un quadro naturalmente difensivo, fanno sì che tutta la tensione nell’area si alzi e che, ad esempio, l’Australia - l’altra potenza regionale nell’area del Pacifico - sia a sua volta interessata ad aumentare il proprio standard militare. In tutto questo, è bene ricordare che milioni di coreani del Nord muoiono di fame mentre il regime dittatoriale continua ad inseguire folli sogni di proiezione di potenza.
 
D. - Quanto è effettivamente concreta la minaccia militare da parte della Corea del Nord?
 
R. - È una minaccia concreta da parte di un Paese che è militarizzato anche perché non c’è occupazione. E' una minaccia convenzionale, ma naturalmente sia gli Stati Uniti che la Corea del Sud sarebbero bene in grado di affrontarla. Punto vero è che, se vi fosse un conflitto, si riverserebbero nel meridione milioni e milioni di profughi e questo porterebbe ad un serio problema di instabilità economica nella Corea del Sud.
 
D. - Questo scontro si ripercuote, ovviamente, sul Consiglio di Sicurezza che non riesce neppure a prendere delle decisioni da un punto di vista umanitario…
 
R. - In realtà, l’accesso nel Nord è un accesso assolutamente controllato dove le organizzazioni internazionali hanno veramente poco spazio di manovra.
 
Australia
A poco più di un anno dal voto, il governo laburista australiano ha concretizzato un’altra delle promesse elettorali adottando la dichiarazione dell’Onu sui diritti delle popolazioni indigene. Viene così di fatto rovesciata la posizione del precedente governo conservatore e si fa seguito alle scuse presentate un anno fa dal premier, Kevin Rudd, agli aborigeni per le ingiustizie e gli abusi del passato. “Nell'adottare la dichiarazione, l'Australia compie un passo importante verso la ricomposizione delle relazioni fra australiani indigeni e non indigeni”, ha detto il ministro per gli Affari indigeni, Jenny Macklin, in una cerimonia a Canberra, riconoscendo che gli sforzi per migliorare le condizioni degli aborigeni richiederanno tempo.

Grecia
Sono entrambi fuori pericolo i due poliziotti feriti - uno in modo grave e operato - durante una sparatoria la scorsa notte ad Atene. Il funzionario non è stato in grado di spiegare se si sia trattato di un caso di criminalità comune o dell'azione di un gruppo armato. I media parlano invece di un “agguato ben preparato”, anche se non è chiaro se lo sia realmente e se abbia connotazione politiche. Ieri, si è aperto ad Atene il processo contro un anarchico, che negli ultimi giorni, in coincidenza con la riunione del G20 a Londra, ha scatenato un crescendo di attentati a bassa intensità soprattutto contro banche. Per far fronte all'ondata di violenza, il governo ha chiesto l'aiuto di Scotland Yard e annunciato il rafforzamento, in uomini e mezzi, delle forze dell'ordine ed il ripristino ad Atene delle telecamere utilizzate alle Olimpiadi del 2004. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza) 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 93
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