È bastato il possesso di alcuni documenti sulla crisi umanitaria nel Vanni a far scattare
l’arresto per l’attivista cristiano Santha Fernando, segretario della Commissione
giustizia e pace della “National Christian Conference” dello Sri Lanka. Secondo quanto
riferisce AsiaNews, il fermo è avvenuto il 27 marzo all’aeroporto internazionale di
Colombo. La divisione investigativa anti-terrorismo dello Sri Lanka (Tid) ha preso
in custodia Fernando prima che si imbarcasse per New Delhi per un seminario di due
giorni organizzato da The Other Media sulla situazione del nord dello Sri Lanka,
martoriato dalla guerra tra esercito e Tigri tamil. L’organizzazione "Media Freedom
in Sri Lanka" afferma che i documenti in possesso dell’attivista per i diritti umani
erano stati scaricati da internet. Il ministero della Difesa di Colombo ha comunque
deciso 30 giorni di custodia per Fernando, il cui ordine d’arresto è motivato dalla
legge anti-terrorismo. Ad oggi il segretario del Cjp ha ricevuto la visita in carcere
della moglie e di Wickramabahu Karunaratne, segretario generale del Nava Sama Samaja
Party (Nssp), che sulla vicenda dichiara: “È evidente che il governo ha paura
della verità sulle sofferenze della popolazione dello Sri Lanka”. (M.G.)