2009-04-02 16:24:27

Nord Kivu: dramma umanitario per migliaia di profughi


Non si attenua l’emergenza umanitaria nella turbolenta regione congolese del nord Kivu. Secondo un bilancio della Caritas – ripreso dalla Misna – sono almeno 100mila gli sfollati, molti dei quali tagliati fuori dall’assistenza umanitaria. I profughi sono quindi aumentati rispetto all’ultima stima di 70 mila unità, diffusa dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari. Nonostante la firma dell’accordo di pace tra il governo della Repubblica Democratica del Congo e i ribelli la scorsa settimana, la gente continua a fuggire e quelli già fuggiti hanno paura a rientrare nei villaggi. La sicurezza è ancora instabile e ciò rende difficile portare aiuti: “la Caritas sollecita le autorità civili e militari ad aumentare la sicurezza nella regione cosicché gli aiuti di emergenza possano arrivare alla popolazione a Kanyabayonga, Kanya, Kirumba e Kikuvo a sud di Lubero” ha detto Bruno Miteyo, direttore della Caritas-Congo. L’organizzazione pastorale e umanitaria aggiunge dettagli allarmanti: da mesi 2000 famiglie di sfollati a Kanya non hanno ricevuto aiuti e nelle ultime settimane 20mila persone sono fuggite nella foresta di Rutshuru. La Caritas teme che nei campi profughi affollati e nella foresta l’insufficienza di cibo e la mancanza di acqua potabile possano far insorgere malattie. I vescovi del Congo la scorsa settimana hanno espresso delusione per il fatto che l’attenzione internazionale si sia ormai spostata dal Congo orientale malgrado la crisi umanitaria non sia rientrata e non si faccia abbastanza per garantire un sicuro ritorno a casa di decine di migliaia di persone. (M.G.)







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