2009-04-02 16:22:15

Gibuti: rilasciato don Sandro De Pretis


Dopo 18 mesi tra carcere e libertà vigilata è finito l’incubo giudiziario del missionario trentino don Sandro De Pretis, detenuto a Gibuti per accuse generiche fra cui “corruzione di minori”. L’udienza di pochi minuti ha infatti fissato una pena corrispondente al periodo di carcere preventivo già scontato dal religioso, che ora si ritrova quindi in libertà. “Ringrazio tutti quanti mi sono stati vicini anche con la preghiera”, ha detto ad Avvenire il missionario che non ha voluto comunque commentare la sentenza ma ha inviato una mail agli amici più stretti dove esprime la felicità per la fine di questa storia, conclusa con una condanna sulla base di una “accusa che due settimane fa era stata cambiata per la sesta volta”. La vicenda presenta infatti molti lati oscuri e lo stesso vescovo di Gibuti, Giorgio Bertin, parlò senza mezzi termini di processo politico, essendo da subito convinto dell’innocenza del missionario. Le accuse erano state raccolte in modo pretestuoso, come le foto di bambini nudi con bubboni sul braccio archiviate in un computer per essere sottoposte al parere di medici. Anche il contesto di tutto il processo alimenta i sospetti della Chiesa locale che ricorda come don Sandro fosse l’unico occidentale presente nel Paese del Corno d’Africa nel 1995, quando venne ucciso il giudice francese Bernand Borrell. Un testimone dunque scomodo. Quello di don Sandro è diventato un caso di giustizia internazionale con la diplomazia italiana più volte impegnata a chiedere la liberazione del sacerdote. Pressioni che si sono aggiunte a quelle provenienti dalla stampa cattolica che ha raccolto oltre 5000 firme di solidarietà. (M.G.)







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