2009-04-01 14:47:30

Scambio di lettere fra Benedetto XVI e il premier britannico, Brown, alla vigilia del G20. Il Papa: non dimenticate i poveri


Lettera di Benedetto XVI al primo ministro britannico, Gordon Brown, alla vigilia del Vertice del G20 a Londra. Il Papa sollecita l’impegno dei leader per arginare la crisi economica globale, senza dimenticare i più poveri, che non hanno responsabilità nei fallimenti della finanza. Sollecita è giunta la risposta di Brown nell’accogliere l’appello. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

 
Evitare “soluzioni improntate all’egoismo nazionalistico e al protezionismo”. Lo chiede Benedetto XVI ai governi e agli organismi internazionali convenuti a Londra con lo scopo - ricorda nella Lettera - "di coordinare con urgenza le misure” “per stabilizzare i mercati finanziari” e “superare il presente periodo di grave recessione”, ma anche "per rilanciare una crescita sostenibile dell’economia” e riformare “i sistemi di governabilità globale”, perché “tale crisi non si ripeta nel futuro”.

 
Se a Londra sono rappresentate le 20 economie più grandi del mondo, pari al 90 per cento del Pil mondiale e all’80 per cento del commercio globale, il Papa nota che in questo consesso è assente tutta l’Africa subsaharania, ad eccezione di un solo Paese. Ma quanti oggi non hanno voce nello scenario politico - scrive - “sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità”. Da qui la raccomandazione che le decisioni prese dai G20 siano condivise da tutti, e che non siano intaccati l’aiuto allo sviluppo, e la remissione del debito estero dei Paesi più poveri, che “non è stata certo la causa della crisi - sottolinea Benedetto XVI - e per un motivo di giustizia non deve esserne vittima.”

 
Se “un elemento centrale della crisi attuale - spiega il Santo Padre - è da riscontrare in un deficit di etica nelle strutture economiche, questa stessa crisi ci insegna che l’etica non è ‘fuori’ dall’economia, ma ‘dentro’ e che l’economia non funziona se non porta in sé l’elemento etico”. In ultimo, l’appello non dimenticare nell’agenda internazionale l’obiettivo - che era stato fissato Vertice ONU del Millennio - di eliminare l’estrema povertà entro il 2015.

 
Pronta la risposta di Gordon Brown che si dice pronto ad accogliere le istanze messe in luce da Benedetto XVI. “Questo un momento decisivo per il mondo economico - scrive il primo ministro britannico - Noi abbiamo una scelta da fare. Possiamo o lasciare che la recessione faccia il suo corso o possiamo risolvere come comunità mondiale unendoci, per stare con milioni di persone che lottano in questi tempi duri, per combattere contro questa recessione globale che sta danneggiando così tanta gente in ogni continente. Io spero - conclude la sua lettera il premier - che i leader del mondo possano arrivare insieme a superare questa sfida”.







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