Scambio di lettere fra Benedetto XVI e il premier britannico, Brown, alla vigilia
del G20. Il Papa: non dimenticate i poveri
Lettera di Benedetto XVI al primo ministro britannico, Gordon Brown, alla vigilia
del Vertice del G20 a Londra. Il Papa sollecita l’impegno dei leader per arginare
la crisi economica globale, senza dimenticare i più poveri, che non hanno responsabilità
nei fallimenti della finanza. Sollecita è giunta la risposta di Brown nell’accogliere
l’appello. Il servizio di Roberta Gisotti.
Evitare
“soluzioni improntate all’egoismo nazionalistico e al protezionismo”. Lo chiede Benedetto
XVI ai governi e agli organismi internazionali convenuti a Londra con lo scopo - ricorda
nella Lettera - "di coordinare con urgenza le misure” “per stabilizzare i mercati
finanziari” e “superare il presente periodo di grave recessione”, ma anche "per rilanciare
una crescita sostenibile dell’economia” e riformare “i sistemi di governabilità globale”,
perché “tale crisi non si ripeta nel futuro”.
Se
a Londra sono rappresentate le 20 economie più grandi del mondo, pari al 90 per cento
del Pil mondiale e all’80 per cento del commercio globale, il Papa nota che in questo
consesso è assente tutta l’Africa subsaharania, ad eccezione di un solo Paese. Ma
quanti oggi non hanno voce nello scenario politico - scrive - “sono quelli che soffrono
di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità”. Da qui la raccomandazione
che le decisioni prese dai G20 siano condivise da tutti, e che non siano intaccati
l’aiuto allo sviluppo, e la remissione del debito estero dei Paesi più poveri, che
“non è stata certo la causa della crisi - sottolinea Benedetto XVI - e per un motivo
di giustizia non deve esserne vittima.”
Se “un elemento
centrale della crisi attuale - spiega il Santo Padre - è da riscontrare in un deficit
di etica nelle strutture economiche, questa stessa crisi ci insegna che l’etica non
è ‘fuori’ dall’economia, ma ‘dentro’ e che l’economia non funziona se non porta in
sé l’elemento etico”. In ultimo, l’appello non dimenticare nell’agenda internazionale
l’obiettivo - che era stato fissato Vertice ONU del Millennio - di eliminare l’estrema
povertà entro il 2015.
Pronta la risposta di Gordon
Brown che si dice pronto ad accogliere le istanze messe in luce da Benedetto XVI.
“Questo un momento decisivo per il mondo economico - scrive il primo ministro britannico
- Noi abbiamo una scelta da fare. Possiamo o lasciare che la recessione faccia il
suo corso o possiamo risolvere come comunità mondiale unendoci, per stare con milioni
di persone che lottano in questi tempi duri, per combattere contro questa recessione
globale che sta danneggiando così tanta gente in ogni continente. Io spero - conclude
la sua lettera il premier - che i leader del mondo possano arrivare insieme a superare
questa sfida”.