“Profonda gratitudine al Santo Padre” esprime padre Álvaro Corcuera, direttore generale
dei Legionari di Cristo, annunciando quanto reso noto a tutti i confratelli, in una
lettera del 29 marzo: la prossima Visita apostolica di un’équipe di prelati, per conto
del Papa, alle istituzioni della Congregazione, così come era stato anticipato in
una missiva del 10 marzo, a lui indirizzata dal cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone. Il servizio di Roberta Gisotti: La notizia con allegato
il testo delle due epistole è apparsa ieri sul sito Internet della Congregazione,
con l’invito - esteso oltre che ai membri del movimento Regnum Christi e a
tutti i fratelli e amici in Cristo, anche ai lettori - di pregare e collaborare “perché
questo aiuto speciale del Santo Padre abbondi in frutti di autentica devozione a Dio
e di fecondità apostolica a servizio della Chiesa”. Sottolinea
a tale proposito il cardinale Bertone nella sua missiva l’importanza “fondamentale”
dell’opera svolta dai Legionari di Cristo in varie parti del mondo, “mossi dal desiderio
di far crescere, secondo le esigenze della giustizia e della carità, il Regno di Cristo
tra gli intellettuali, i professionisti e le persone impegnate nel campo sociale e
dell’educazione”. Per questo - riferisce il porporato – il Papa “rinnova ai Legionari
di Cristo”, “la sua solidarietà e la sua preghiera in questi momenti delicati”, incoraggiandoli
“a continuare la ricerca del bene per la Chiesa”, attraverso le loro iniziative ed
istituzioni, potendo “contare sempre sull’aiuto della Santa Sede affinché, attraverso
la verità e la trasparenza, in un clima di dialogo fraterno e costruttivo,” possano
superare “le difficoltà esistenti”. Da qui la riconoscenza
di padre Corcuera verso la “sollecitudine paterna” offerta da Benedetto XVI “per affrontare
le attuali vicende legate ai gravi fatti” emersi nella vita di padre Marcial
Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, sottoposto ad un’indagine dalla
Congregazione per la Dottrina della Fede, conclusasi nel maggio del 2006, con l’invito
ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico;
gravi fatti che sono poi tornati alla luce più di recente. “Siamo profondamente dispiaciuti
- ribadisce nella sua lettera padre Corcuera - e chiediamo sincero perdono a Dio e
a quanti sono stati feriti per questo motivo”. Per questo,
“ricolmi di fiducia” nella Provvidenza divina e nella Chiesa, “che vigila per l’autentico
bene dei suoi figli”, ci prepariamo già da ora - assicura il direttore generale della
Congregazione - ad accogliere i Visitatori apostolici, che durante i prossimi mesi
verranno “a conoscere da vicino la vita e l’apostolato della Legione di Cristo” ,
per poi riferirne alla Santa Sede.