2009-03-31 16:14:28

Spagna: a Madrid oltre mezzo milione di persone alla Marcia per la Vita


È stato un successo la Marcia per la vita che si è svolta domenica scorsa a Madrid a difesa della donna e contro l’aborto e la legge che il governo vorrebbe meno restrittiva. Secondo l’Istituto di politica familiare, "Madrid si è trasformata nella capitale dell’alleanza di civiltà in difesa del diritto alla vita". Oltre alla Marcia di Madrid, che si è conclusa con la lettura del Manifesto per la vita, in tutta la Spagna ci sono stati raduni davanti ai Municipi spagnoli in difesa della vita con la lettura del Manifesto. Le iniziative - riferisce l'agenzia Sir - sono state sostenute da circa 700 associazioni di tutto il mondo in rappresentanza di oltre 20 milioni di persone. Francia, Germania, Svizzera, Norvegia, Malta, Regno Unito, Portogallo, Slovacchia, Ungheria, Stati Uniti, Canada, Messico, Colombia, Argentina, Perù e Brasile sono alcuni dei Paesi le cui società civili hanno sostenuto l’iniziativa della Spagna in difesa dei diritti dei bambini nel periodo prenatale. “Il Governo non può voltare le spalle di fronte a questo clamore, non solo spagnolo, bensì mondiale in difesa del diritto a vivere”, ha dichiarato Lola Velarde, presidente della Rete europea dell’Istituto di politica familiare, secondo la quale “la protezione dei diritti del bambino in periodo prenatale è un valore condiviso in tutte le civiltà e genera un’autentica alleanza”. La Marcia per la vita, sul tema “Non esiste il diritto ad uccidere, esiste il diritto a vivere”, ha riunito più di mezzo milione di cittadini lungo il tragitto nel centro di Madrid, superando abbondantemente le previsioni degli organizzatori. Nel “Manifesto della Marcia per la vita”, si sottolinea “l’evidenza scientifica che dal momento della fecondazione esiste una vita umana degna di essere rispettata e protetta” e si mette in risalto che “l’aborto suppone la morte violenta di un essere umano ed un terribile dramma per la donna che lo soffre”. Il Manifesto, oltre a chiedere che le “leggi proteggano il diritto a vivere” e che sia “rispettato il diritto all’obiezione di coscienza del personale sanitario”, termina esprimendo l’opposizione “ad una nuova legge dell’aborto che porterà solo ulteriori morti e ulteriore sofferenza per migliaia di donne”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.