Medici Senza Frontiere contro la tubercolosi resistente ai farmaci
I Paesi più colpiti dalle forme resistenti ai farmaci della tubercolosi non stanno
agendo con la necessaria velocità per fornire cure salvavita, E’ quanto sottolinea
in un comunicato Medici Senza Frontiere. Domani i ministri dei Paesi più colpiti dalla
tubercolosi resistente ai farmaci si incontreranno a Pechino per una conferenza dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità: Medici Senza Frontiere chiede loro di impegnarsi a curare più
persone con la TBC resistente ai farmaci, e di effettuare le ricerche necessarie per
migliorare le opzioni di cura attuali. Secondo l’Oms sono circa 500 mila i nuovi casi
di tubercolosi resistente ai farmaci ogni anno, ma solo 30 mila persone sono state
diagnosticate e informate lo scorso anno. Di queste solo 3681 hanno iniziato la cura
secondo le linee guida internazionali e con farmaci di qualità garantita. “I lenti
progressi nel curare le persone colpite dalla tubercolosi resistente sono particolarmente
allarmanti poiché i Paesi più colpiti non sono assolutamente i meno sviluppati nel
mondo”, afferma il dr. Tido von Schoen-Angerer, direttore della Campagna per l’Accesso
ai Farmaci Essenziali di Medici Senza Frontiere. “Sono paesi che hanno la capacità
di agire e devono rendere questo problema una priorità e iniziare a curare le persone”.
Msf è preoccupata perché molti Paesi non stanno facendo abbastanza per fornire cure
ai pazienti che ne hanno bisogno. (A.L.)