Successo di pubblico per il musical promosso dal Movimento Apostolico “Meditando
la Passione”
Un grande successo di pubblico per l’opera sacra “Meditando la Passione” rappresentata
ieri sera a Roma nell’Auditorium Conciliazione. Il musical, interpretato per la prima
volta nella capitale, ha visto impegnati sulla scena oltre 150 giovani provenienti
dalla diocesi di Catanzaro Squillace ed è stato promosso dal Movimento Apostolico
e in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di
Roma. Il servizio di Marina Tomarro:
Buio in scena.
Un'unica luce su una grande croce a cui sono aggrappati un gruppo di uomini e donne:
rappresentano l’ umanità che solo attraverso la Croce può trovare la speranza. E’
l’immagine con cui si apre il musical “Meditando la Passione”: 150 giovani interpretano
il momento più alto della vita di Cristo, quello della sua morte per la nostra salvezza.
Ma come nasce questa opera sacra? Cettina Marraffia autrice della
rappresentazione:
“Al giorno d’oggi, ci sono troppe
distrazioni; quindi, magari, anche un momento forte come la Passione, talvolta viene
vissuto con distrazione. Mi è piaciuto pensare proprio ad una Passione silenziosa
- fatta da diverse pause di riflessione che vogliono far meditare sul cammino verso
la Croce – che coinvolga i giovani attraverso una meditazione che li allontana da
quelli che possono essere le distrazioni dei nostri giorni”. E
i protagonisti di questo musical sono tutti attori non professionisti, che attraverso
la danza, il canto e la recitazione hanno cercato di trasmettere le loro emozioni
e il loro messaggio di pace. Ascoltiamo ancora Cettina Maraffia:
“La
nostra vita è fatta di tante cose, e talvolta non sappiamo – con le difficoltà quotidiane
cui andiamo incontro – come comportarci, qual è la nostra vita, la via, la missione.
Quindi, affidare alla Croce la nostra gioia, i nostri dolori, le nostre paure, le
nostre emozioni, le nostre difficoltà, la nostra preghiera; affidare tutto alla Croce
di Gesù, quella stessa Croce su cui Lui è morto, e poi, la speranza della Risurrezione”.