Spagna: in migliaia a Madrid contro la nuova legge di depenalizzazione dell’aborto
Migliaia di spagnoli oggi a Madrid sono scesi in piazza per partecipare alla prima
grande manifestazione contro il progetto di depenalizzazione dell’aborto a cui lavora,
da alcuni giorni, il governo del premier socialista Zapatero. I partecipanti marceranno
su un percorso simbolico che va dalla sede del Ministero dell’uguaglianza, fino al
Parlamento, dove di fronte al Congresso tutti i promotori della manifestazione - oltre
100 tra organizzazioni pro-vita, istituti familiari e associazioni di medici obiettori
- leggeranno un manifesto chiedendo all’esecutivo di fare un passo indietro e fermare
la modifica legislativa. La nuova legge, ancora all’esame del Parlamento, prevede
tra l’altro di consentire interruzioni volontarie di gravidanza dopo 22 settimane,
in caso di gravi malformazioni del feto. Contro la riforma, che di fatto stabilisce
la possibilità di abortire ad oltranza, sono emerse anche le critiche delle associazioni
dei disabili. Dura la condanna del Comitato Onu per i Diritti delle Persone diversamente
abili, che giudica la norma un chiaro atto di discriminazione e denuncia: “così si
rischiano pratiche eugenetiche”. Altro punto di contrasto riguarda le sedicenni,
che secondo la nuova legge potrebbero abortire senza il consenso dei genitori. Per
il presidente dell’associazione “Pro-Vida Madrid”, Jesus Poveda, la marcia servirà
a mettere in luce quanto il dibattito sull’aborto in Spagna sia ideologizzato. (C.S.)