2009-03-27 16:04:05

Vescovi di Europa, Asia e Africa in visita alle scuole dell’ortodossia ebraica negli Usa


Un confronto basato sulla fiducia reciproca è quello che si è tenuto durante la visita di tre giorni alle comunità dell’ortodossia ebraica negli Stati Uniti da parte della delegazione di cardinali e vescovi cattolici d'Europa, Asia e Africa, guidata l'arcivescovo di Parigi cardinale, André Vingt-Trois. Obiettivo “conoscere le scuole dell'ortodossia ebraica moderna, approfondire il dialogo reciproco e promuovere un comune impegno etico”. Il 23 marzo, si legge in una nota dell’arcidiocesi di Parigi ripresa dal Sir, “i vescovi e i cardinali sono stati ricevuti al Jewish Heritage Museum di New York dal rabbino Bernard Lander, presidente fondatore di Touro College, le cui università formano in tutto il mondo circa 25mila studenti, di cui oltre 10mila secondo un duplice corso in tradizione ebraica e in scienza profana”. La delegazione ha quindi visitato l’”Holocaust by Bullet”, che presenta i lavori della Fondazione francese “Yahad in Unum” sugli eccidi di massa perpetrati nei Paesi dell’Europa dell’Est durante l’occupazione nazista, che secondo la Fondazione ha coinvolto quasi 3 milioni di persone. A seguire una “sessione di lavoro sulla formazione dei giovani credenti nella tradizione e nella modernità”, tenuta dai professori di Touro College e da alcuni autorevoli rabbini, tra cui Israel Singer, già presidente del Congresso ebraico mondiale. La nota dell’arcidiocesi parigina parla di “clima cordiale” costruito in anni di incontri che hanno avuto origine da un'intuizione del cardinale Jean-Marie Lustiger, all'inizio del 2000, dopo il viaggio di Giovanni Paolo in Israele, e sono iniziati nel 2003 proprio con l'allora arcivescovo di Parigi e la collaborazione del rabbino Singer. Ieri 25 marzo, dopo la visita all'Holocaust Memorial di Washington, la delegazione è stata accolta dal Consiglio direttivo della Conferenza episcopale statunitense. Nel suo saluto, il cardinale presidente e arcivescovo di Chicago Francis George, ha rammentato che “molti dei primi vescovi cattolici americani erano francesi” e che “il sostegno dato dai francesi in quegli anni di fondazione è stato determinante”. (M.G.)







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