2009-03-27 14:48:15

Singapore legalizza la vendita di organi tra vivi


Decisione shock del Parlamento di Singapore: con 79 voti a favore su 84, la città-Stato asiatica ha dato il via libera alla cessione di organi tra vivi. I prezzi saranno determinati in base alle richieste. Per un rene, per esempio, si parla di 5 mila euro. La nuova legge, paventano in molti, potrebbe alimentare un vergognoso turismo sanitario a Singapore, poiché anche agli stranieri sarà permesso di acquistare un organo da un donatore vivo. Sdegno per la decisione presa a Singapore viene espressa dal prof. Franco Balzaretti, segretario nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, intervistato da Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. – Sono rimasto allibito: come medico, come cattolico, ma soprattutto come uomo. Infatti, rappresenta una vergogna l’istituzionalizzazione del commercio di organi tra persone viventi, perché in pratica assistiamo ad un trasferimento della salute da popolazioni povere a popolazioni più ricche, e questo credo che sia una vergogna per l’umanità.

 
D. – Ecco, questo professore è proprio il punto: a rimetterci in modo drammatico sono proprio i più poveri, quasi costretti a vendere – come se fosse un vestito – parti del proprio corpo a persone più ricche…

 
R. – La cosa vergognosa è che si specula sulla disperazione della gente; è questa la cosa che mi ha disgustato della notizia, soprattutto il fatto della legalizzazione ed anche il discorso di questa maggioranza che c’è stata di 79 parlamentari su 84, che mi sembra quasi un’unanimità. Anche perché – come diceva giustamente lei – la vita, il corpo umano non può essere un oggetto in vendita, un bene che si può vendere o acquistare come andare al supermercato. Di questo passo, non so proprio dove andremo a finire. Si teorizza, da parte di qualcuno, una libertà assoluta, una libertà che dev’essere al vertice di ogni valore umano. Ma io mi domando: “Ci può essere un valore più importante, più prioritario della vita umana?”.

 
D. – Si può dire che anche in questo caso c’è una cattiva interpretazione del concetto di libertà di scelta, di autodeterminazione a detrimento di quella che è l’inviolabilità della persone, e quindi della sua dignità?

 
R. – Sicuramente c’ è un’indisponibilità della vita e della salute, perché se legalizziamo anche queste pratiche, direi che stiamo andando verso una deriva veramente molto, ma molto pericolosa per il futuro. Come medico, la cosa che mi fa male è sapere che ci sono anche dei medici che si prestano a queste pratiche di compravendita di trapianti d’organi, sapendo anche la provenienza, sapendo tutto quello che c’è dietro.







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