Inaugurata dal cardinale Bertone una nuova struttura al Bambino Gesù di Santa Marinella
“Un’ulteriore prova della reciproca collaborazione, che manifesta il legame del Vescovo
di Roma con la Città Eterna e il territorio circostante e, in particolare, con quella
porzione di sofferenza che nel volto dei bambini trova la sua più struggente espressione”.
Così il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, all’inaugurazione della struttura
per la riabilitazione neuromotoria per l’età evolutiva e dei servizi connessi nel
Presidio di Santa Marinella dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Una nuova eccellenza
dell’ “Ospedale del Papa” realizzata grazie alla “positiva collaborazione” data dalla
Regione Lazio, rappresentata per l’occasione dal presidente Marrazzo. “Con questa
nuova struttura di Santa Marinella – ha spiegato il cardinale Bertone - la cui inaugurazione
cade nel 140.mo anniversario dell’istituzione dell’Ospedale Bambino Gesù, si intende
puntare all’eccellenza”. Un eccellenza che, secondo il segretario di Stato, “trova
anzitutto la propria verifica più autentica nelle figure professionali che operano
al loro interno, e che dovrebbero essere animate dallo stesso spirito di fede e di
carità che ha caratterizzato fin dal suo sorgere questa Istituzione”. “In questo senso,
l’“eccellenza” professionale, e ancor più quella rivolta a favore dei bambini, di
sua natura si nutre di una realtà sempre più grande e totalmente altra rispetto alla
quotidianità del nostro esistere, aprendoci così anche alla dimensione dell’infinito
e dell’eterno”. A tal proposito il cardinale Bertone ha poi citato la prima Enciclica
“Deus caritas est”, del Santo Padre Benedetto XVI, che afferma che l’amore
si apre all’eternità e ci unisce al vero Amore: nella morte in croce - queste le parole
del Papa - “ [Gesù] si dona per rialzare l'uomo e salvarlo - amore, questo, nella
sua forma più radicale”. Lo sguardo rivolto al fianco squarciato di Cristo contempla
questa verità, “e partendo da lì deve ora definirsi che cosa sia l'amore. A partire
da questo sguardo il cristiano trova la strada del suo vivere e del suo amare”. Per
esaltare il valore della professione medica il porporato attinge anche a San Paolo:
“In questo Anno nel quale si celebra il Bimillenario della nascita dell’Apostolo Paolo,
avvertiamo quanto mai attuale ed impegnativa l’affermazione paolina, rivolta ai cristiani
di Corinto “caritas Christi urget nos”. L’amore stesso di Gesù vi sproni intimamente
ad offrire le vostre diverse e complementari professionalità nel rapporto quotidiano
con la sofferenza e col sofferente, definendo così la misura della vostra umanità”.
(M.G.)