I dermatologi denunciano: troppe reazioni negative alla cure estetiche
Macchie e cicatrici anche permanenti, dolore che dura giorni, gonfiore che resta mesi
e labbra che si gonfiano e si sgonfiano. Sono solo alcuni dei più frequenti eventi
avversi imprevisti a carico di comuni terapie estetiche. A registrarli sono stati
128 specialisti dermatologi italiani che parteciperanno, da domani al 29 marzo a Roma,
al primo meeting della Società internazionale di chirurgia estetica e di dermatologia
oncologica (Isplad), che riunirà 2000 specialisti da tutto il mondo. A carico delle
'punture ringiovanenti', che spianano rughe e gonfiano labbra o zigomi in modo temporaneo,
l'83,67% dei dermatologi registra edemi e gonfiori fino a due settimane. Il dolore
persiste fino a tre giorni per il 21,43% dei medici. La formazione di granulomi,
reazioni infiammatorie che provocano noduli persistenti, sono state riportate dal
16,33% dei medici. Se le punture sono ad effetto definitivo, il 33% dei dermatologi
denuncia la formazione di granulomi simili ad 'un sacchetto di biglie'. ''Le reazioni
avverse registrate negli ultimi tempi a carico delle 'punturine' - ha spiegato Antonio
di Pietro, presidente Isplad - sono dovute alle recenti formulazioni contenenti addensanti
che agiscono da collanti aggiunti per prolungare la durata del riempimento''. I laser,
usati come antimacchia o per la depilazione, lasciano macchie per il 56% dei dermatologi
e cicatrici per il 18%. A carico del peeling, usato come trattamento leggero per
ringiovanire il volto, il 52% dei medici denuncia la comparsa di macchie scure. Infine
si registra anche un caso di shock anafilattico a seguito di iniezione di botulino.
(R.G.)