2009-03-26 16:19:26

Baghdad scossa da una nuova strage di civili


Nuova strage di civili a Baghdad: un’auto bomba è esplosa in un quartiere periferico della capitale irachena causando almeno 16 morti e 35 feriti. Secondo fonti di polizia il bilancio potrebbe aggravarsi. Intanto, sul fronte diplomatico si segnala il rinvio della visita del presidente palestinese Abu Mazen, prevista per oggi, a data da destinarsi. Lo ha reso noto un responsabile dell'Autorità Nazionale Palestinese senza fornire spiegazioni sulla decisione.

Afghanistan
Ennesimo attacco ai danni delle forze di sicurezza in Afghanistan. Nove poliziotti afghani sono stati uccisi a seguito di un attacco ad un checkpoint nel sud del Paese, da parte dei miliziani talebani.

Iran annuncia presenza a Conferenza Onu
L'Iran prenderà parte alla Conferenza Onu sull’Afghanistan prevista all'Aja per il 31 marzo. Lo ha confermato un portavoce del ministero degli Esteri olandese, precisando però che il livello della delegazione non è stato ancora definito. La Conferenza si svolge sotto l'egida dell'Onu ma è stata proposta dal segretario di Stato americano, Hillary Clinton. La partecipazione dell’Iran potrebbe quindi rappresentare l’occasione per un rilancio dei rapporti tra Washington e Teheran.

Pakistan
Non si fermano le violenze in Pakistan. A Dera Ismail Khan, nel nord-ovest del Paese, un kamikaze ha ucciso almeno sei persone facendosi saltare in aria in un ristorante, dove era in corso la riunione di un gruppo ostile ai talebani. Nella stessa regione si era diffusa anche la notizia che un drone Usa aveva lanciato due missili contro una casa di Mir Ali, nel Nord Waziristan, uccidendo almeno quattro persone, ma le autorità locali hanno smentito.

Medio Oriente
Sono ripresi, con la mediazione dell’Egitto, i negoziati indiretti tra Israele e il movimento islamico Hamas. L’obiettivo, secondo quanto si legge sul sito web dell'emittente televisiva 'al-Arabiya', è quello di arrivare ad un accordo per uno scambio fra il caporale dell’esercito israeliano Shalit e alcuni prigionieri palestinesi. Durante l’incontro, pare, si siano registrati notevoli progressi e quindi l’intesa potrebbe essere non troppo lontana.

Viaggio in Africa di Sarkozy
Il presidente francese Nicolas Sarkozy è giunto a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, prima tappa di un tour nel continente. Le altre tappe includono il Congo Brazzaville e il Niger, dove Sarkozy illustrerà la sua politica verso l'Africa. Sull’importanza politica di questo viaggio e sulla politica francese nel continente, Stefano Leszczynski ha intervistato Michele Luppi, giornalista esperto di Africa:RealAudioMP3

R. – E’ molto importante perché proprio attorno alla figura del presidente francese erano circolate nella Repubblica Democratica del Congo aspre polemiche negli ultimi mesi, dopo che nel mese di gennaio il presidente Sarkozy aveva fatto alcune dichiarazioni in cui sosteneva che l’unico modo per riuscire ad arrivare ad una pace stabile nel travagliato est congolese era quello di procedere ad una sorta divisione delle ricchezze, di compartecipazione alle ricchezze congolesi da parte, sì della Repubblica Democratica del Congo, ma anche del vicino rwandese. Questo aveva provocato delle grosse critiche da parte dei politici congolesi che vedevano in questo un tentativo di balcanizzazione del Paese, cioè di vedersi sottratte le proprie ricchezze e parte addirittura del proprio territorio. Quindi, il viaggio di Sarkozy vuole rassicurare in un certo senso i politici congolesi perché sul piatto ci sono appunto importanti contratti economici che riguardano la ricostruzione di un Paese immenso come la Repubblica Democratica del Congo.
 
D. – Come mai questo rilancio della politica africana da parte di Sarkozy, come mai tanta attenzione all’Africa?
 
R. – L’Africa è sempre stata l’unico continente in cui la Francia continuava a volere fortemente giocare un ruolo da solista e, quindi, la volontà di Sarkozy è quella di rientrare in questo scacchiere che è veramente importante non solo da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista politico.
 
D. - In questa area delicata dell’Africa la Francia ha anche una presenza militare consistente…
 
R. - Diciamo che in Africa l’impegno militare va di pari passo sempre con l’impegno politico, quindi, il muovere i militari significa comunque poi poter in un certo senso pretendere relazioni anche politiche speciali con i governanti.
 
Somalia
Il ministro dell'Interno somalo Ali Omar è rimasto ferito stamani a Mogadiscio in un attentato. Una bomba è esplosa al passaggio della vettura dell’esponente del governo, uccidendo il suo assistente e due passati. Al momento non è pervenuta alcuna rivendicazione da parte delle milizie islamiche, che non hanno firmato gli accordi di Gibuti con il governo.

Italia testamento biologico
Le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) non saranno vincolanti. In pratica il medico non sarà obbligato ad attuare la dichiarazione di volontà ma avrà un margine per intervenire a fronte di nuove evidenze scientifiche. La modifica al Disegno di legge sul testamento biologico in discussione al Senato è stata introdotta con l’approvazione di un emendamento presentato dall’Udc e votato dalla maggioranza. Per le 18.00 è atteso il voto finale dell'Aula sull’intero provvedimento che poi passerà all’esame della Camera.

Italia: Economia
Continuano a farsi sentire gli effetti della crisi sul sistema economico italiano. La Confindustria ha aggiornato al ribasso le stime del Pil Italiano per il 2009 prevedendo un -3,5% rispetto -1,3% della stima precedente. Secondo il Centro studi Confindustria peggiorerà anche il deficit pubblico, toccando il 4,6% del Pil. Male anche l’occupazione: tra la metà del 2008 e la metà del 2010 in Italia verranno persi 507 mila posti di lavoro. Unica nota positiva il calo di prezzi e tassi d’interesse che determinerà ingenti risparmi su mutui e bollette.

Austria: elezione presidente Aiea
Fumata nera per quanto riguarda le prime tre votazioni per eleggere il nuovo direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. La riunione del Consiglio dei 35 governatori dell’organizzazione, che si è tenuta a Vienna, si è risolta con un nulla di fatto, perché nessuno dei due candidati ha ottenuto la maggioranza dei due terzi richiesta. In testa il giapponese Yukiya Amano, che ha avuto 20 voti al terzo round di consultazioni contro i 15 del rivale, il sudafricano Abdul Samad Minty. Domani il board dell'Aiea si riunirà per una nuova tornata di votazioni, dove però varrà il principio della maggioranza semplice. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 85
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