Appello al dialogo da parte dei vescovi argentini per evitare la violenza
I vescovi argentini, ricordando il significato profondo della Settimana Santa, hanno
lanciato un appello alla convivenza pacifica per costruire insieme il futuro della
nazione, in un comunicato del Comitato permanente dell’episcopato riunito a Buenos
Aires da martedì scorso. “Invitiamo tutti i cittadini a rinforzare l’amicizia sociale
e le istituzioni del Paese” scrivono i presuli che, citando l’esortazione conclusiva
dell’ultima Assemblea Plenaria, aggiungono che “quando prevalgano gli interessi particolari
sul bene comune o quando il desiderio di dominio sovrasta il dialogo e la giustizia,
si mette a repentaglio la dignità delle persone e ineluttabilmente cresce la povertà
in tutte le sue manifestazioni”. Con riferimento alla delicata situazione che vive
il Paese, e ribadendo sempre quanto già i vescovi avevano scritto ed illustrato alle
autorità e all’intero popolo di Dio nel novembre scorso, osservano che “tutte le democrazie
vivono momenti di conflitto. “In questo tipo di situazioni – sottolineano i presuli
- l’incoraggiamento dello scontro può sembrare un cammino facile ma il modo più opportuno
e saggio consiste invece nel prevenire e poi affrontarle tramite il dialogo”. “Siamo
convinti che questa sia la strada da percorrere” rilevano i presuli ritenendo di dover
ripetere, ancora una volta, che “in un momento difficile solo il dialogo può rendere
possibile nuovi accordi per investire nel futuro del Paese e costruire un Paese con
futuro”. “Si tratta - aggiungono - di una questione fondamentale nei tempi in cui
viviamo quando la crisi dell’economia globale comporta il rischio di una crescita
dell’iniquità e ciò obbliga a prendere coscienza della dimensione sociale e politica
del problema della povertà”. Secondo i vescovi argentini la situazione impone la “promozione
di politiche pubbliche” poiché possono essere “un’opzione in grado di prestare sostegno
ai più poveri ed esclusi”. “La minaccia di un aumento della povertà nei prossimi mesi,
proseguono i presuli, è la sfida principale che abbiamo davanti e deve essere affrontata
con una gestione solidale tanto nel settore pubblico come in quello privato”. Il futuro
dell’Argentina e della sua crescita impone a giudizio della Chiesa “sforzo, unità
e solidarietà tra tutti gli argentini”. A conclusione del messaggio, i vescovi invocano
la protezione del Signore soprattutto in questi giorni in cui si rivive “il suo sacrificio
per farci diventare tutti figli di Dio” e rivolgendosi a ogni argentino scrivono:
“Fratelli, con sincero amore per la nostra nazione e con spirito di servizio al nostro
popolo chiediamo a tutti di evitare atteggiamenti che ci portino allo scontro e alle
divisioni” che possono poi generare violenza. “Il momento attuale – concludono - esige
il dialogo sincero e trasparente, la riconciliazione tra gli argentini e la ricerca
di consensi per rinsaldare la pace sociale”. (A cura di Luis Badilla)