Taiwan: si è spento a 99 anni il missionario gesuita ungherese padre Jaschko
“Una foglia che ha piantato la sua radice d’amore qui”: è il significato del nome
cinese Ye You-Gen di padre Stephen Jaschko, missionario gesuita ungherese morto a
99 anni il 17 marzo scorso, dopo aver passato 54 anni al servizio della missione a
Taiwan. Ma quasi tutta la sua lunga vita - riferisce l'agenzia Fides - è stata dedicata
alla missione dell’evangelizzazione in Cina, con il cuore e con azioni concrete. La
notizia della sua scomparsa ha suscitato grande emozione dal continente asiatico fino
in Ungheria, dove, per un amore ancora più grande per la missione, vi era ritornato
solo tre volte in quasi un secolo di vita. Per questo sia il quotidiano Nepszabadsag
e Duna TV dell’Ungheria, come i mass media di Taiwan, hanno dato ampio spazio alla
sua scomparsa. Padre Jaschko – per i cinesi semplicemente padre Ye, che significa
foglia - era nato a Kosice in Ungheria (oggi appartenente alla Slovacchia). Divenne
gesuita nel 1929 e fu mandato in Cina continentale nel 1936 insieme ad altri confratelli
ungheresi. Costretto a lasciare il continente nel 1954, cominciò a dedicarsi completamente
alla missione dell’isola, senza mai dimenticare la missione in continente, sostenendola
con la preghiera. Appena possibile, ha aiutato la diocesi di Han Dan a fondare il
Collegio educativo di Si Gao, che accoglie i bambini disabili orfani o abbandonati
dalla famiglia. Non ha mai smesso di pensare e di prendersi cura dell’evangelizzazione
nel continente, nè di occuparsi dei bambini cinesi più sfortunati, sia del continente
che dell’isola. Arrivando a Taiwan ha fondato il Centro educativo speciale S. Giuseppe
e la Fondazione cattolica del Welfare sociale di Hua Kuang, che sono apprezzatissimi
dalla società e dalla gente comune. (R.P.)